Un nuovo test cognitivo messo a punto da ricercatori inglesi dell’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge sembra essere molto più rapido e accurato degli attuali test utilizzati dai medici per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer.
L’efficacia del nuovo strumento diagnostico, che può essere autosomministrato, è stata evidenziata in un articolo apparso nell’edizione online della rivista British Medical Journal.
Il nuovo test, denominato TYM, acronimo di Test Your Memory, consiste in una serie di 10 prove di abilità mnemoniche, verbali, di calcolo e semantiche da sottoporre ai pazienti per un tempo medio di 5 minuti necessari a stabilire, in 9 casi su 10, se si è in presenza di segnali di demenza precoce.
Secondo i ricercatori inglesi, la semplicità è la forza di questo nuovo test cognitivo che può essere eseguito dagli anziani in autonomia. “Se le persone ottengono un punteggio basso – precisa Jeremy Brown, il neurologo che ha guidato il team di ricerca – potrebbero esserci anche altre cause, come dislessia o disturbi della vista, ma un medico che conosce i sintomi è in grado di riconoscerli”.
L’efficacia del TYM è stata messa a confronto con quella del Mini Mental Status Examination (MMSE), l’attuale test utilizzato comunemente a livello internazionale per la diagnosi precoce degli stati di demenza senile e morbo di Alzheimer.
Dopo aver somministrato i due test a un campione di 540 pazienti sani e a 139 pazienti ai quali è stata dignosticata la malattia dell’Alzheimer con età compresa tra i 18 e i 95 anni, gli autori hanno concluso che il test TYM era in grado di identificare precocemente il 93% dei casi di demenza rispetto al 52% dei casi identificati mediante il test MMSE.
I risultati ottenuti nel test TYM non sembravano risentire dell’età e della provenienza geografica dei pazienti, sostengono gli autori dello studio, e ciò porta a supporre che il risultato del test non sia influenzato in modo sostanziale da fattori come il grado di educazione o lo stato sociale dei soggetti.
“Test Your Memory è quindi un potente ed efficace strumento di screening per l’identificazione della malattia di Alzheimer a uno stadio precoce”, concludono i ricercatori, e la sua efficacia sembra essere alta anche nell’identificare i casi di danno cognitivo lieve.
I risultati del test sono stati accolti con favore dalla comunità scientifica britannica. “Un test – ha commentato Clive Ballard, direttore di ricerca dell’Alzheimer’s Society – che consente di rilevare con anticipo la demenza in strutture sanitarie locali e che potrebbe contribuire ad offrire ad un maggior numero di persone l’accesso all’assistenza e a facilitarne il supporto. Tuttavia, occorrono ulteriori ricerche per vedere se il test funziona anche in contesti diversi”.