“A causare la morte del paziente di Napoli poteva essere qualsiasi cosa”. Lo ha dichiarato il segretario nazionale delle Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), Giacomo Milillo, commentando il decesso dell’uomo di 51 anni di Secondigliano ricoverato all’ospedale Cotugno dopo essere stato colpito dall’influenza H1N1.
Si tratterebbe della prima vittima italiana, tuttavia, Melillo ricorda che il paziente era affetto da gravi patologie tra cui una forma molto grave di diabete e cardiopatia e che “l’influenza A in questo caso è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma qualsiasi altra infezione avrebbe portato alla stessa tragica conclusione”. “Questo dimostra – ha continuato – che il virus non è letale o dannoso per le persone sane”.
“Bisogna stare tranquilli perché l’epidemia è monitorata in maniera efficiente dall’unità di crisi. Se ci saranno altri casi, saranno rari e occasionali”.
Anche il ministero della Salute ha sottolineato come “il paziente napoletano deceduto presentasse da tempo gravi condizioni di base (…). Nel corso del ricovero l’uomo aveva sviluppato inoltre una sepsi da stafilococco, infezione già di per sé molto grave”. “Occorre a questo punto distinguere – ha dichiarato il ministero – casi come questo, in cui il decesso si verifica in corso di influenza da virus A H1N1, dai rari casi gravi direttamente attribuibili a questo virus, come quello relativo al paziente ricoverato a Monza e affetto da polmonite virale primaria. Questi ultimi casi, in cui si verifica un effetto diretto del virus sui polmoni – ha proseguito – sono preoccupanti, ma per fortuna estremamente rari”.
Intanto migliorano le condizioni del 24enne ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza per una polmonite causata dall’influenza A. Le sue condizioni tuttavia, dicono i medici, “rimangono critiche e la prognosi riservata”.
Nel frattempo gli inquilini del palazzo dove abitava la vittima chiedono una ispezione della Asl e la disinfestazione dello stesso.
Secondo quanto sostengono alcuni residenti, la richiesta sarebbe stata fatta telefonicamente all’Asl ma la risposta sarebbe stata negativa, non essendo necessaria alcuna disinfestazione viste le caratteristiche del virus. “Siamo tutti ignoranti, vogliamo qualcuno che ci venga a spiegare le cose”, dice una donna che abita nel palazzo. E di fatti, dopo l’accaduto aumentano le richieste del test per verificare se è stato contratto il virus: in poco meno di un’ora quattro persone, tutte di Napoli, si sono recate all’ospedale Cotugno. Sono stati accertati due nuovi casi e si attendono i risultati di una terza persona sottoposta ad accertamenti. Tra i due nuovi casi napoletani c’è quello di uno studente greco ricoverato da due giorni nel nosocomio. In totale, quindi, le persone ricoverate all’ospedale Cotugno sono cinque.
In generale, i casi di morte per influenza A aumentano ancora nel mondo. Il portavoce dell’Oms, Gregory Hartl, ha segnalato 2.837 casi di morte contro i 2.185 casi dell’ultimo aggiornamento del 28 agosto.
Intanto in Francia è stato chiuso un asilo a Istres, nel dipartimento di Bouches-du-Rhone, dopo un caso conclamato di virus H1N1 e altri due episodi di malattia tra il personale, ancora non accertati. Si tratta della prima scuola francese ad essere stata chiusa per contagio da influenza A.
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