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22 November 2024
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Svizzera

La festa della Repubblica a Ginevra

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saig-perez-clinique de l'oeil 2 giugno consolatoLa Rappresentanza Permanente presso l’ONU e il Consolato Generale celebrano la Festa della Repubblica

2 giugno 1946, il popolo italiano si riversa nei seggi elettorali per esprimere la propria preferenza sulla forma di Stato. Dalle origini dello Stato unitario, nel 1861, la forma istituzionale giuridica dello Stato italiano è la monarchia costituzionale (divenuta gradualmente, di fatto, una monarchia parlamentare), in prosecuzione dell’ordinamento del Regno di Sardegna da cui lo Stato unitario italiano prese origine.

Dopo le tragiche traversie culminate con la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale, si avverte l’esigenza di un drastico cambiamento dell’ordinamento statale e il popolo è chiamato a esprimersi sul mantenimento della forma monarchica o sulla sua sostituzione con il sistema repubblicano. Ai seggi si presenta più dell’89% degli aventi diritto, percentuale di votanti impensabile ai giorni nostri, a testimonianza dell’interesse e della voglia di partecipare degli elettori. Con una chiara maggioranza, 54% contro 46%, la Repubblica si afferma e il Re Umberto II è costretto all’esilio. Nel 1948 viene istituita la Festa della Repubblica, da celebrarsi il 2 giugno in memoria del referendum istituzionale che determinò il passaggio alla nuova forma di Stato. Da allora, il programma dei festeggiamenti per la ricorrenza annuale comprende numerose manifestazioni un tempo persino molto fastose, ma le crescenti difficoltà economiche che investono anche il sistema Italia inducono a sempre maggiore sobrietà. E la sobrietà è stata di rigore anche e soprattutto per i festeggiamenti di quest’anno, sia nelle manifestazioni ufficiali a livello nazionale sia presso le sedi diplomatiche all’estero.

Non sappiamo come sia andata altrove, ma qui a Ginevra il Console Generale d’Italia, Andrea Bertozzi, e l’Incaricato d’Affari presso le Nazioni Unite, Ministro Amedeo Trambajolo, hanno dimostrato che sobrietà e decoro non sono termini antitetici e che è possibile celebrare degnamente la ricorrenza della fondazione della Repubblica Italiana anche rispettando lo stile misurato di cui il Capo dello Stato è stato il primo interprete.

Il Museo d’arte e storia di Ginevra è stato teatro, il pomeriggio del 3 giugno, del ricevimento offerto dal Console Generale d’Italia. Variegata la partecipazione dei numerosi invitati. Il vasto cortile del Museo era affollato da autorità politiche e amministrative federali, cantonali e municipali del territorio di 2 giugno missione ONUgiurisdizione del Consolato, da rappresentanti della collettività italiana e da autorità consolari di altri Paesi, tutti intenti a degustare i numerosi prodotti della gastronomia italiana serviti in abbondanza sui tavoli del buffet. Tra gli invitati spiccavano anche diverse uniformi svizzere e italiane. Nel suo intervento di benvenuto e di ringraziamento per la partecipazione, il Console Bertozzi, affiancato dalla gentile consorte, ha doverosamente espresso il cordoglio per la recente e improvvisa scomparsa dell’Ambasciatore italiano a Berna, Carla Zuppetti. Non sono mancate alcune parole di ringraziamento per gli sponsor che hanno contribuito alla magnifica riuscita dell’evento.

Il giorno successivo, caratterizzato da temperature finalmente in linea con le medie stagionali, è stata la volta del Ministro Trambajolo e dell’amabile consorte ricevere gli invitati nel parco del Castello dell’Imperatrice, a Chambesy, sede della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e altre Organizzazioni Internazionali.

Parterre diverso da quello del giorno precedente e costituito essenzialmente da diplomatici e funzionari internazionali, numerosi gli italiani, accreditati o in servizio presso le varie articolazioni dell’Ufficio ginevrino delle Nazioni Unite.

Tra gli altri si notavano il Direttore Generale dell’ONUG, Kassym-Jomart Tokayev, e parecchi Ambasciatori venuti a testimoniare l’amicizia dei rispettivi paesi per l’Italia e a manifestare la loro personale stima e considerazione per il Ministro Trambajolo e per i diplomatici italiani con i quali quotidianamente condividono battaglie o si confrontano per la diversa posizione sulle varie tematiche sul tappeto.

A fattor comune con l’evento del giorno 3, l’apprezzamento per il buffet, anche questa volta, e non poteva essere altrimenti, ricco di specialità tipiche della cucina tradizionale italiana.

Festa della Repubblica Italiana 2013, ancora una volta la comunità italiana di Ginevra ha il dovere di ringraziare le autorità diplomatiche e consolari nazionali per aver saputo celebrare degnamento la ricorrenza e consolidare l’orgoglio di appartenenza.

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