L’ideatore dello strumento è uno scienziato svedese, il dottor Anders Lundblad, ricercatore presso l’istituto di ingegneria chimica e tecnologia del Royal Institute of Technology di Stoccolma, che ha presentato il trasformatore, chiamato Powertrekk, al Mobile World Congress di Barcellona
Potenza della scienza! Adesso è possibile ricaricare il telefonino con un cucchiaio di acqua inserita in uno speciale trasformatore che funziona senza corrente. L’ideatore dello strumento è uno scienziato svedese, il dottor Anders Lundblad, ricercatore presso l’istituto di ingegneria chimica e tecnologia del Royal Institute of Technology di Stoccolma, che ha presentato il trasformatore, chiamato Powertrekk, al Mobile World Congress di Barcellona.
Ecco come funziona il trasformatore ad acqua: “Volevamo trovare un sistema capace di generare energia senza appoggiarci alla rete elettrica fissa. Ci siamo così chiesti quali altre risorse potevamo sfruttare e abbiamo compreso che un’inaspettata fonte di energia potesse essere l’acqua: facile da trovare, specie tenendo conto che per fare funzionare il nostro trasformatore ne basta un cucchiaio. Abbiamo sfruttato il meccanismo delle cosiddette celle a combustibile. Esse funzionano con un meccanismo abbastanza semplice da descrivere, anche se molto complicato da realizzare: l’acqua è immessa in un piccolo serbatoio nel quale, grazie alle proprietà chimico-fisiche di un materiale che si chiama siliciuro di sodio, è possibile dividerla nei suoi due componenti costitutivi: l’idrogeno e l’ossigeno. Questi, dopo essere stati separati, vanno poi ricombinati in un secondo microserbatoio. Ma quando s’incontrano, oltre a ricostituire l’acqua di partenza, producono un debole flusso di energia. Ebbene, per quanto debole, tale flusso è comunque in grado di ricaricare la batteria di un telefonino”.
Il trasformatore è grande come una saponetta, circa 300 grammi di peso. Gli scienziati, a causa della forma tondeggiante e delle dimensioni, lo chiamano “Puck”. Quali sono i vantaggi? Sono essenzialmente due. Il primo è che “la potenza prodotta dal nostro strumento è paragonabile a quella di una pila stilo comunemente usata per alimentare i piccoli elettrodomestici”. Il secondo è che la scatola è isolata, perciò all’esterno non rilascia energia. Sarà possibile usare il trasformatore non solo per i telefonini, ma anche per le macchine fotografiche e per i lettori Mp3, che consentono di ascoltare la musica, e per i navigatori satellitari. Quando si riuscirà ad aumentare l’efficienza delle celle a combustibile dal dottor Lundblad utilizzate per la produzione di energia elettrica, allora si potrà fornire abbastanza corrente anche per ricaricare i computer portatili. Va detto, però, che le ultime applicazioni citate necessitano di ancora un pochino di tempo.
Ed ora la domanda: E’ pronto questo trasformatore o bisogna aspettare ancora molto? L’attesa sarà di pochi mesi, perché il brevetto è stato registrato e tutte le altre autorizzazione concesse. Sono da attendere i normali tempi tecnici industriali, dal punto di vista tecnologico tutto è pronto, è da quello industriale che deriva l’attesa, anche se ormai siamo agli sgoccioli.
Aggiunge il dottor Anders Lundblad a proposito dell’ambiente: “Powertrekk non produce sostanze di scarto inquinanti. Il nostro caricabatterie funziona ad acqua e, dopo la ricarica, rilascia ancora acqua pura, non inquinata nonostante il trattamento dentro la cella a combustibile. Quindi consentirà di non adoperare pile tradizionali, che contengono i cosiddetti metalli pesanti come cadmio, cromo e mercurio, dannosi per l’ambiente. Se sarà usato da molti, consentirà inoltre di utilizzare meno corrente della rete elettrica. Ciascuno di noi non s’accorgerà di un grandissimo risparmio sulla bolletta. Ma se moltiplichiamo tale piccolo risparmio da noi garantito per il numero di tutti coloro che usano il cellulare, si otterrà un risparmio energetico generale davvero considerevole”.