L’Alonso furioso torna protagonista a Spa. Nelle qualifiche solo nono, lo spagnolo in gara fa il fenomeno e guida la sua Ferrari al secondo posto. Unico neo della gara è che il primo a tagliare il traguardo è ancora una volta Sebastian Vettel su Red Bull. Il tedesco dopo mezzo giro sorpassa con estrema facilità Hamilton, partito dalla pole, e non lascia più il comando della corsa, dominando la concorrenza. La Red Bull ha avuto un ritmo di gara impressionante, al quale Alonso è riuscito a tenere testa per due terzi della gara. Lo spagnolo ha rubato la scena al rivale scalando la classifica con sorpassi mozzafiato, giri veloci, sfoggiando tutto il repertorio del suo talento. Ancora un altro miracolo, frustrante per il ferrarista, perché alla fine non serve a molto.
Nella classifica generale Vettel con 197 punti aumenta il vantaggio su Alonso a 46 punti. Un abisso, se si considera la superiorità della Red Bull. Domenicali, il team principal Ferrari, ripete che il mondiale non è ancora finito. Ovvio, ma sono ormai quattro anni che non si riesce a battere la Red Bull. Quale scuderia riuscirà a inventarsi le soluzioni tecniche per non rendere il campionato avvincente fino alla fine? La Ferrari ha dato segnali di ripresa a Spa e nei primi due stint lo svantaggio è oscillato tra i sei e gli otto secondi, persi da Alonso durante i primi giri, quando era bloccato dai piloti che gli stavano davanti. Quindi partire più avanti in griglia può portargli vantaggi, per correre (forse) alla pari con Vettel. Ma se si considera il divario tecnico, è poca cosa. Già da Monza servono innovazioni tecniche, se non si vuole evitare di decretare chiuso il Mondiale tra tre-quattro gare.