Il Museo degli automi musicali di Seewen (SO), che entusiasma da tempo un numero di persone in costante aumento, ha registrato negli ultimi anni un’affluenza annuale di pubblico tra 30 000 e 36 000 visitatrici e visitatori. Questo fa del Museo, che si trova a 15 chilometri a sud di Basilea, una delle attrazioni della Svizzera nordoccidentale
Il Museo degli automi musicali deve la sua esistenza all’appassionata attività di collezionismo del dr. h.c. Heinrich Weiss, che per decenni ha raccolto amorevolmente una vasta collezione di carillon, automi musicali e grandi strumenti musicali meccanici fino a trasformarla nella collezione attuale, famosa in tutto il mondo. Nel 1979 questa collezione è stata resa accessibile al pubblico ed è nato così un museo specializzato in carillon svizzeri, scatole musicali a disco svizzere, automi musicali, orologi muniti di carillon, fonografi e grammofoni che nel 1990 è stato donato alla Confederazione Svizzera. Dal giugno 2003, il Museo degli automi musicali è diretto da Christoph E. Hänggi.
Ubicato tra le suggestive colline dello Schwarzbubenland e del Giura, a circa 610 metri di altitudine, è una meta speciale anche per escursionisti e gitanti. Un nuovo edificio di dimensioni generose, che ha raddoppiato la superficie espositiva adeguandosi alle esigenze odierne, è stato inaugurato nel 2000. Da allora il Museo degli automi musicali comprende anche un ristorante con terrazza panoramica e uno shop.
Il Museo degli automi musicali offre la possibilità di una visita guidata alla mostra permanente, che mette in luce le sfaccettature più diverse del mondo degli strumenti musicali meccanici e durante la quale vengono spiegati e presentati diversi automi musicali. Fatevi affascinare da un mondo musicale scomparso: nel Salon Bleu venite a sapere come, attorno al 1910, nei salotti dell’alta borghesia si ascoltava musica per pianoforte suonata dai migliori pianisti dell’epoca e memorizzata su rulli musicali per strumenti meccanici. Oppure lasciatevi incantare dal suono di un lussuoso carillon, come ne venivano prodotti in Svizzera in migliaia di esemplari nel tardo Ottocento ed esportati con successo all’estero. Nella Sala da ballo potete ascoltare valzer e tango suonati da grandi orchestrion provenienti dalla Germania, dal Belgio o dalla Repubblica Ceca, al cui ritmo i nostri avi facevano conoscenza. E infine ammirate, nella Sala officina, la vita interiore degli automi musicali costruiti con immensa pazienza e grande sensibilità.
Dall’autunno del 2007, al Museo degli automi musicali è possibile ammirare un organo per musica d’orchestra Welte, originariamente concepito per il transatlantico Britannic, nave gemella del Titanic. Quest’organo è stato restaurato di recente e può essere nuovamente impiegato per ascoltare circa 1500 rulli musicali con interpretazioni dei primi decenni del Novecento. Di organi per musica d’orchestra Welte di questo genere ne sono rimasti nel mondo intero non più di cinque esemplari, mentre la collezione di rulli musicali del museo è unica nel suo genere. Dall’autunno del 2008 una nuova attrazione completa la collezione di organi da fiera: si tratta dell’organo da ballo Mortier del 1915 esposto all’entrata.
Il Museo degli automi musicali propone anche mostre temporanee. Nel 2005 nella mostra intitolata «Musique de Gare – Gli automi musicali nelle stazioni svizzere» è stato possibile ammirare automi musicali provenienti dalle stazioni di tutta la Svizzera, occidentale in particolare, dove erano abitualmente collocati nel tardo Ottocento e nel primo Novecento. Nel 2006 ha ottenuto molto successo una mostra sul tema degli automi figurati con quasi 80 automi antropomorfi esposti. Nel 2007, con la mostra «What’s the Time – Omaggio all’arte orologiera della Svizzera tedesca», è stato messo in rilievo il settore orologiero. Nel 2008, il Museo si è dedicato alla storia dei fonografi e dei grammofoni e nel 2009 la mostra temporanea allestita in occasione del trentesimo anniversario del Museo ha trattato le scatole musicali svizzere. Nel 2010 ha presentato invece i più diversi orologi muniti di carillon di tre secoli diversi nella mostra temporanea «La musica nel tempo». Dall’ottobre 2011, la mostra temporanea «Come per magia» ripercorre la storia della ditta Welte di Friburgo in Brisgovia documentandola con orchestrion, pianoforti e organi in occasione del centenario dell’organo per musica d’orchestra Welte e in vista del centenario dell’organo del Britannic, che ricorre nell’inverno 2013/14.