Giovane magistrato napoletano, Luigi De Magistris si impone subito sulla scena della giustizia italiana per aver affrontato importanti inchieste come quelle denominate “Toghe Lucane”, “Poseidone” e “Why Not” che gli sono valse il posto di PM. Di recente, nel 2009, si è affacciato nel mondo della politica italiana affiancando Antonio Di Pietro nella IdV con il quale porta avanti il progetto di cambiamento dei concetti di “Legalità” e “Giustizia” ora vigenti in Italia. De Magistris, che nelle ultime elezioni europee è stato eletto presidente della Commissione Controlli dei Bilanci del Parlamento Europeo, sarà in Svizzera per tre giorni durante i quali incontrerà scuole, università, enti ed associazioni italiane per affrontare in maniera chiara e diretta il tema della Legalità. Ecco cosa ci ha detto in proposito.
On. De Magistris, il prossimo fine settimana sarà in Svizzera per vari incontri con la comunità italiana qui residente. Cosa l’ha spinta ad organizzarli? Io ho accettato l’invito a partecipare a questi eventi che mi sembrano importanti. Sono un parlamentare europeo e credo che sia molto importante discutere di quello che facciamo in parlamento e nello stesso tempo far sapere all’Europa e, in particolare, agli italiani che vivono all’estero quello che sta accadendo
in Italia dove c’è una situazione molto difficile. Credo che discutere di questi argomenti, partecipare a dibattiti culturali e ad incontri politici sia un fattore positivo di informazione.
Ci vuole anticipare gli argomenti che tratterà? Parleremo di diversi argomenti: del pericolo che sta correndo la Costituzione Repubblicana in Italia, della mafia, della criminalità organizzata, di come vengono spesi i soldi pubblici che l’Unione Europea destina ai vari stati, delle problematiche che riguardano gli italiani all’estero, di come viene vista l’Italia dagli italiani che stanno in Svizzera, quali sono le prospettive per una maggiore integrazione europea. È importante far capire che quello della mafia non è solo un’emergenza italiana ma europea perché la mafia investe soldi in tutta Europa e la cosa interessa pure la Svizzera per quanto riguarda, per esempio, il sistema bancario. Per sconfiggere la mafia c’è bisogno dell’impegno di tutta l’Europa.
Parlando di legami tra Italia ed Europa, che cosa ne pensa del maxi condono del governo sui capitali all’estero? E del fatto che circa il 30% dei parlamentari del PD, con la loro assenza, hanno contribuito a questo risultato?
Do un giudizio pessimo di questa legge perché introduce, volendo usare un termine sintetico, il “riciclaggio di stato” che è gravissimo perché favorisce la criminalità di stato e gli evasori fiscali, i corrotti, i corruttori e i mafiosi. Poi è una cosa molto grave che un numero così elevato di parlamentari non si sia presentato in aula perché con la loro presenza il cosiddetto “Scudo Fiscale” non sarebbe passato. Ma questa non è notizia nuova perché, devo dire, negli ultimi due
anni la vera opposizione in Italia, la difesa della Costituzione, il contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata sono state fatte dall’Italia dei Valori, partito per il quale io sono stato eletto come indipendente.
Sempre a proposito di Legalità, può esporci la sua opinione sulla decisione della Corte Costituzionale di “bocciare” il Lodo Alfano?
Questa è una sentenza molto importante e anche semplice per certi versi perché riafferma uno dei principi cardine della nostra Costituzione Repubblicana, e di tutte le democrazie contemporanee, che vuole che “la legge è uguale per tutti”. Il “Lodo Alfano” prevedeva l’immunità ad personam per 4 alte cariche dello Stato ma la verità è che era una legge fatta su misura per l’attuale Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
In una sua intervista pubblicata su L’Unità lo scorso 14 ottobre, lei dichiara: “È il momento che coloro che hanno a cuore la democrazia e vogliono un’altra Italia costruiscano, in tempi rapidi, l’alternativa al berlusconismo”. Cosa intende per “alternativa al berlusconismo”?
È un modo di intendere la società e la politica che è andata consolidandosi in Italia a partire dagli anni ’80, e non riguarda solo Berlusconi ma un po’ anche il centro sinistra. Mi riferisco ad una società fondata sul profitto senza regole, sull’apparenza, dove conta molto l’avere e non l’essere, una società poco meritocratica e dove i comitati d’affari sono molto forti. Se si vuol sconfiggere Berlusconi e il Berlusconismo bisogna porre una seria alternativa che si deve basare
su due principi fondamentali: la questione morale, con un nuovo rapporto tra etica e poteri, cosa pubblica e politica, e la questione culturale, cioè un modo diverso di intendere la società e di vedere la politica come strumento per
il bene pubblico, il rispetto della natura e dell’ambiente, in pratica un ridisegnamento totale della società italiana. In questo la sinistra ha fallito in tutti questi anni. Noi dell’IdV portiamo avanti un progetto di questo tipo e ci auguriamo
che una nuova classe dirigente si unisca a noi per portare l’Italia in una situazione di maggiore prestigio etico e politico in Europa.
Dopo questi primi mesi di lavoro come parlamentare europeo, dove crede che l’Europa possa essere utile all’Italia e cosa possa, a sua volta, fare l’Italia per l’Europa?
Il rapporto Italia-Europa è molto stretto. In questi giorni dovremmo votare a Strasburgo la risoluzione sulla libertà, il pluralismo e l’indipendenza dell’informazione in Italia e ciò è molto triste perché vuol dire che l’Italia sta scivolando fuori dall’Europa: dobbiamo chiedere all’Europa di aiutarci a rimanere all’interno dell’Europa stessa. L’Europa è importante per spezzare il legame tra gestione del denaro pubblico e criminalità organizzata, soprattutto attraverso la Commissione
del Controllo sui Bilanci, che presiedo, e attraverso la verifica di come vengono spesi i fondi europei, il contrasto alle frodi, la lotta alla corruzione. Io credo che in Europa possiamo fare molte cose utili per il nostro Paese. La parte migliore dell’Italia deve portare una sensibilità democratica che ci ha sempre contraddistinto ma che adesso sta venendo a mancare.
Quali sono in concreto i provvedimenti che proporrà al Parlamento Europeo.
Una prima proposta che la Commissione ha già approvato, sul tema del controllo del bilancio, è che una delle prime missioni del 2010 sulle frodi all’Unione Europea, sul contrasto alle mafie e sulla corruzione venga fatto in Italia e in modo particolare in Lombardia, Abruzzo, Campania e Calabria. Poi ho presentato una serie di interrogazioni sulla privatizzazione dell’acqua a favore delle multinazionali; sul disastro ambientale e l’emergenza ambientale in Italia dove ci sono
zone inquinate. Porteremo temi come quelli di cui parleremo questa settimana e molti altri saranno i temi su cui si concentrerà la nostra azione futura.
Eveline Bentivegna