Il 13 Ottobre 2013 a Lucerna è stata celebrata l’8 Festa dei Nonni. Ospiti d’onore Pippo Franco e sua moglie Piera. Anche se è trascorso un po’ di tempo dall’evento cogliamo l’occasione delle feste natalizie, che è il momento in cui le famiglie si riuniscono, e spesso proprio nelle case dei nonni,per farvi resoconto della serata
Ricordare i Nonni significa celebrare un pezzo di storia presente, passata e futura che loro, italiani emigrati all’estero, hanno vissuto, vivono insieme a noi e ci permetteranno di vivere in futuro. È necessario ricordare chi siamo, e i nonni sono le nostre radici, coloro che vediamo riflessi nello specchio del nostro essere.
Questa è la ragione fondamentale che ha spinto me e la Commissione Terza Età che presiedo a porci come l’obiettivo di riconoscere ed affermare il ruolo fondamentale dei Nonni.
Quando iniziammo nel 2006 avevamo l’obiettivo fare della Commissione Terza Età uno strumento per attuare il progetto delle case di cura per gli anziani, i “reparti mediterranei”, sul modello di quelli già esistenti a Berna e in altre città Svizzere. Quale madrelingua tedesco vorrebbe invecchiare in un paese diverso dal proprio, con lingua e cultura diverse? Il ritorno in patria dei cittadini svizzeri più anziani risponde ampiamente a questa domanda: l’importanza della cultura e della lingua d’origine. Quello che i nonni chiedono e quello che noi ci sentiamo di chiedere per loro, dunque, non sono case di riposo concepite esclusivamente per loro stessi, ma uno spazio in cui vivere liberamente la propria lingua e cultura.
Molto è stato fatto, ma è complicato far passare questo progetto alle autorità della Svizzera centrale, visto che dopo aver presentato la domanda entro i tempi stabiliti (Aprile 2010), fino ad oggi non abbiamo avuto una risposta, nonostante diversi solleciti. Per questo, il lavoro che ci attende è molto difficile e abbiamo bisogno di tutto il sostegno possibile.
Alla festa dei Nonni sono intervenuti Pippo Franco e sua moglie Piera. Pippo Franco, durante la sua testimonianza, ha affermato che il dolore lo ha aiutato a riconoscere ciò che è più importante e vale di più nella sua vita. Dopo diverse vicende giovanili e quando ha iniziato ad avere successo e insieme al successo anche i soldi cominciò a rendersi conto che tutto ciò non gli dava la felicità. In seguito ha iniziato anche ad attraversare momenti di difficoltà nella sua vita ma è stato aiutato da alcune persone di una grande spiritualità tra queste la mistica Natuzza Evolo. Una volta Pippo Franco durante una tournèe teatrale incontrò Natuzza Evolo e le confidò un problema molto serio che lui e sua moglie stavano attraversando in quel periodo in particolare di una gravidanza difficile che metteva a rischio sia la vita del bambino che il proseguo della tournée. La mistica gli suggerì così: “Voi dite a Gesù: Gesù vai avanti tu”. E da allora Pippo Franco ha affermato che ha sempre messo in pratica questo consiglio che gli era stato consigliato da Natuzza e gli è stato anche di grande aiuto nella sua vita. Quando sono rientrati a casa alla fine della tournée le cose piano piano sono migliorate e sua moglie partorì il loro primo figlio.
Il comico ha tenuto anche un discorso sulla Fede e sull’Ottavo Comandamento “Non dire falsa testimonianza” come è nel suo stile ma anche ricco di una sensibilità umana e di fede. Di questo discorso riportiamo qui di seguito un commento del Prof. Markus Krienke (Lugano). Il comico Pippo Franco descrive in maniera efficace ed umoristica ciò che sono le “piccole bugie” di tutti in giorni, bugie che tutti quanti abbiamo già commesso senza il sentimento di incorrere in un vero e proprio peccato. Spesso si tratta in effetti piuttosto di strategie comportamentali, di autodifesa, o di mezzi necessari per raggiungere un buon fine. Pippo Franco fa bene a riferirsi in maniera comica ai momenti “leggeri” della quotidianità: se li tematizzasse seriamente, il suo messaggio sarebbe un moralismo insopportabile. Ma in maniera comica ha la possibilità di riferirsi a tali momenti, per forgiare la coscienza a partire dalla vita di tutti i giorni, e per farci riscoprire la coscienza in questi momenti: per contrastare lo spirito dei nostri tempi, ossia che la vita è fatta solo da momenti “leggeri” e da piccoli trucchi, la testimonianza della verità deve iniziare dai momenti che sembrano i più leggeri per riflettere in modo nuovo su ciò che è la “vera” e la “falsa” testimonianza.
Ma Pippo Franco aggiunge un’ulteriore riflessione molto importante. Dice che l’inizio di tutte le false testimonianze, piccole o grandi, di tutti i giorni, è la falsa testimonianza della vita.
Ha proprio ragione Pippo Franco quando sostiene che se una società non riesce a “domare” le piccole bugie che ci sono sempre state e che ci saranno sempre, all’interno di un’etica della verità e della vita, queste bugie si trasformano nelle false testimonianze della vita. In altre parole: una società di bugie, non solo perde la fiducia tra le persone e il senso sociale del linguaggio (perché tutte le cose che qualcuno dice potrebbero sempre essere anche non vere), ma alla fine anche il senso della vita. A questo punto possiamo quindi dire che la loro testimonianza di Pippo Franco e di sua moglie Piera di amore e di fede ci ripaga di quanto abbiamo fatto e ci dà forza per andare avanti, ricordandoci quanto in passato l’unico modo di far sentire gli emigranti italiani in Svizzera, vicino all’Italia era il programma Televisivo “Un’ora per Voi”, realizzato dalla radiotelevisione svizzera (SSR) e la radiotelevisione Italiana (RAI). In questo periodo, dal 1964 al 1989, infatti, l’immigrazione Italiana non godeva come oggi delle reti televisive Italiane (Rai 1, Rai 2, Rai 3) e non c’erano le tecnologie moderne (internet, smartphone, ecc.) Per questo abbiamo pensato di invitare personaggi dello spettacolo alla Festa dei nonni, per permettere a tutti coloro che hanno seguito “Un’ora per voi” diventasse “Un’ora con noi”. La Festa dei Nonni, dunque, resta un forte richiamo a non dimenticarci dei nostri cari anziani. Vogliamo migliorare il nostro impegno, prestando sempre maggiore attenzione ai bisogni e alle necessità dei nostri Nonni e aspettando che le istituzioni svizzere rispondano finalmente alle nostre richieste.
A tutti voi i migliori Auguri per il Santo Natale e per un Felice Anno Nuovo.
Franco Aufiero