“Durante una rissa, meglio essere colpiti da una bottiglia piena che da una vuota”. Per questa sua scoperta, Stephan Bolliger dell’Università di Berna si è visto insignire dell’IgNobel, una parodia del celeberrimo premio.
Gli IgNobel, gioco di parole tra ignobile e Nobel, sono stati attribuiti per la prima volta nel 1991 su iniziativa di un gruppo di studenti dell’Università di Harvard.
Obiettivo del riconoscimento è non solo di prendersi gioco di alcune ricerche improbabili, ma anche di stimolare la curiosità per certi studi a prima vista assolutamente inutili.
Tra i vincitori della 19esima edizione, la cui cerimonia di premiazione si è svolta ad inizio ottobre, vi è anche un’équipe dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Berna, diretta da Stephan Bolliger.
Gli specialisti dell’ateneo bernese si sono visti conferire niente poco di meno che l’IgNobel per la pace, essendo riusciti a dimostrare che in una rissa le bottiglie di birra vuote sono più efficaci per fratturare il cranio rispetto a quelle piene. Lo studio era stato commissionato per ragioni professionali da alcuni giuristi.
“Entrambe sono sufficienti per fratturare il cranio, ma quelle vuote sono senza dubbio più pericolose”, spiega a swissinfo.ch Stephan Bolliger.
Le bottiglie di birra sono spesso utilizzate nelle risse. Bolliger e la sua équipe hanno analizzato in particolare quelle da mezzo litro. “In sostanza abbiamo esaminato l’energia necessaria per romperle. Il risultato è stato sorprendente”.
Le ricerche dell’istituto sono spesso pubblicate in riviste importanti e soddisfano tutti i requisiti scientifici necessari. Lo studio in questione era stato ripreso da una pubblicazione specializzata in medicina legale. L’articolo ha suscitato l’interesse dell’Università di Harvard, che due mesi fa ha appunto deciso di attribuire il premio all’équipe di Bolliger.
“Quando ho ricevuto la e-mail che mi comunicava la notizia sono rimasto sorpreso. All’inizio pensavo si trattasse di uno scherzo. Non speravo che la nostra ricerca potesse suscitare l’interesse degli organizzatori di questo premio”, racconta Bolliger.
A parte suscitare una certa ilarità, l’IgNobel ha soprattutto il merito di dare una certa visibilità a ricerche a prima vista stravaganti. “Prima fanno ridere, poi fanno pensare”, aveva del resto scritto la rivista Nature a proposito di questi premi.
“Guardando ai laureati di questa edizione si può senz’altro dire che la premessa è stata rispettata. All’inizio le ricerche sembrano molto strane, poi se ci si riflette un po’ diventano molto interessanti”, sottolinea il medico bernese.
Bolliger menziona ad esempio il premio per la biologia attribuito quest’anno a ricercatori giapponesi, che hanno dimostrato che la massa di resti di cucina può essere ridotta del 90% utilizzando dei batteri estratti dalle feci dei panda giganti.
“Si parte da qualcosa di bizzarro come le feci dei panda, ma le conclusioni sono che queste sono capaci di liberare grandi quantità di idrogeno, che dopo essere state trasformate potrebbero bastare per approvvigionare l’intera città di Tokyo con energia verde”.
Questi riconoscimenti un po’ goliardici hanno anche un altro merito, osserva Bolliger: “È interessante poter dare una visione positiva della scienza, dimostrare che può anche essere un divertimento e contribuire a modificare un po’ l’immagine dello scienziato chiuso tutto il giorno in uno scuro laboratorio. Ciò può senza dubbio stimolare l’interesse per la ricerca scientifica”.
La cerimonia di consegna dei premi è avvenuta nel leggendario Teatro Sanders di Harvard.
“È difficile descrivere questa cerimonia. È stata soprattutto molto divertente. Mi ha colpito poi la presenza di veri vincitori del Nobel, incaricati di consegnare i premi. Si potrebbe pensare che sono persone molto noiose e distanti, ma in realtà sono del tutto normali e modeste”, ricorda Bolliger.
Il direttore dell’Istituto di medicina legale ha anche avuto il privilegio di dare una conferenza al prestigioso Istituto tecnologico del Massachusetts (MIT), il cuore di Harvard. “Niente male per il mio curriculum vitae, non pensa?”, afferma ridendo il medico svizzero.
Tra gli altri laureati dell’edizione 2009, una menzione speciale va senz’altro alla dottoressa Elena Bodnar e ai suoi colleghi dell’Illinois, che hanno ricevuto l’IgNobel per la sanità pubblica grazie a un reggiseno che può trasformarsi in un batter d’occhio in una maschera antigas.
Nella categoria economia, i dirigenti di quattro banche islandesi sono invece stati insigniti per aver potuto dimostrare che piccole banche possono rapidamente trasformarsi in imperi finanziari e viceversa. Un principio che l’Islanda ha potuto sperimentare in questi ultimi mesi. I messicani Javier Morales, Miguel Apátiga e Victor Castaño hanno dal canto loro creato un metodo per trasformare la tequila in diamanti (premio per la chimica), mentre la polizia irlandese si è laureata nella categoria letteratura per aver appioppato più di 50 multe all’automobilista più indisciplinato del paese, Prawo Jadzy, il cui nome in polacco significa patente di guida.
swissinfo.ch
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