Sull’abitazione principale degli italiani all’estero in Italia non si pagherà più l’IMU, poiché verrà considerata prima casa, mentre Tari e Tasi si pagheranno ridotte di due terzi, purché sfitte.
È quanto è stato ottenuto con un emendamento al decreto legge sulla casa presentato dai relatori del Partito Democratico Stefano Esposito e Franco Mirabelli. Per il Partito Democratico e per il Governo è solo un altro passo avanti nelle politiche verso gli italiani nel mondo rispetto agli impegni programmatici presi in campagna elettorale e la dimostrazione della volontà di lavorare con serietà verso le comunità italiane all’estero senza demagogia, populismo e retorica, anche in condizioni di enormi difficoltà di bilancio.
Altra cosa è l’atteggiamento delle forze populiste come il Movimento 5 stelle e Forza Italia che in campagna elettorale facevano dell’IMU una propria bandiera e oggi hanno votato contro. Peccato anche per l’atteggiamento del MAIE, che proprio qualche settimana fa ha annunciato di essere uscita dalla maggioranza poiché, a loro dire, il Governo non sarebbe attento agli italiani all’estero. Anche il risultato di oggi smentisce la politica e la propaganda del MAIE.
Partito Democratico
1 commento
Salve
Potreste cortesemente darmi una conferma in merito al pagamento della Tasi da parte degli emigranti.
Risiedo in Svizzera da 41 anni e una decina di anni fà comprai casa in Puglia,preciso che sono di origine Lucana,quindi non possiedo la residenza nel comune dove ho comprato casa.Di conseguenza mi si vuol far pagare la Tasi come seconda casa.
Vi sono grato se riuscite a darmi informazione su come devo comportarmi.
Un Carissimo Saluto a tutti,in special modo al mio vecchio Compagno Farina.
Mario De Biase