Lunedì 2 giugno in Italia si è svolta la consueta parata per la celebrazione della Festa della Repubblica e quest’anno più che mai si tiene l’occhio vigile sulle spese
Per la 68esima edizione della Festa della Repubblica hanno sfilato presso i Fori Imperiali ben 3.500 militari alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ed al premier Matteo Renzi, oltre alla rappresentanza di ministri e autorità tra i quali il primo ministro della Difesa donna della Repubblica, Robetta Pinotti. “Oggi c’era veramente una folla che non avevo mai visto. Una grande serenità, un popolo sorridente e, nonostante le difficoltà e le sofferenze per molti, fiducioso” ha detto il presidente Napolitano parlando nei giardini del Quirinale. “È stata una giornata per me di grande soddisfazione, di grande respiro e rinnovata speranza per il futuro”, ha concluso il Capo dello Stato al termine di una passeggiata nei giardini del Quirinale commentando l’intera giornata della Festa della Repubblica. E proprio Napolitano è stato uno dei maggiori sollecitatori del ritorno delle Frecce Tricolori sui cieli dell’Italia per celebrare la Festa della Repubblica, che comunque è stata svolta all’insegna della “sobrietà”, anche se il numero dei militari che vi hanno preso parte è aumentato di almeno un centinaio in più rispetto all’anno scorso, ma durante la quale non hanno preso parte mezzi pesanti, veicoli e reparti a cavallo, ad eccezione dello squadrone di corazzieri in chiusura della parata. È stato annullato anche il tradizionale ricevimento al Quirinale con un risparmio di circa 200 mila euro, ma i costi della sfilata si aggirano intorno a 1,9 milioni di euro ovvero 400 mila euro in più rispetto all’anno precedente.
Certo, non siamo ai livelli del 2011, quando in occasione dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’allora ministro Ignazio La Russa ha voluto una maestosa sfilata con 6 mila militari per un totale di 4,4 milioni spesi, ma sono comunque una cifra considerevole visto il periodo di crisi che colpisce l’Italia. L’incremento dei costi, dunque, è giustificabile proprio per la presenza della Pattuglia Aeronautica Nazionale il cui costo d’impiego si aggirerebbe sui 250 mila euro per i nove velivoli MB-339 considerando un costo a ora di volo di 9mila euro a velivolo e non meno di 3 ore di volo dalla base di Rivolto (Udine) a Roma e ritorno. Per questo motivo, infatti non sono mancate le critiche sollevate soprattutto dalle associazioni pacifiste e non violente che puntano l’attenzione “alle difficoltà economiche di larghe fasce della popolazione”. Ma non sono state le stesse polemiche che sono sorte lo scorso anno, quando la parata, preparata all’insegna dello spending review e controagli sprechi dai piani alti del Viminale, è costata circa 1,5 milioni di euro. Questa è stata la prima Festa della Repubblica del Premier Renzi che ha raggiunto l’Altare della Patria a piedi elargendo strette di mano, selfie e saluti ai passanti che lo hanno incitato e applaudito.
Ma gli applausi della folla sono stati dedicati anche a Salvatore Girone e Salvatore Latorre, i due marò trattenuti in India. Gli applausi sono scattati quando hanno sfilato i militari della Brigata San Marco, cui appartengono i marò, come ha ricordato lo speaker della cerimonia. Alla parata erano presenti quasi tutte le forze politiche, tranne il Movimento 5 Stelle. I parlamentari grillini hanno infatti deciso non partecipare alle celebrazioni militari mentre un gruppo di parlamentari ha partecipato alla videoconferenza con i due Marò nella Sala del Mappamondo di Montecitorio. Presenti invece i rappresentanti delle principali forze politiche, da Forza Italia al Pd, fino alla Lega e al Nuovo Centro Destra.