Sabato 21 giugno sono stati consegnati gli Attestati del Consolato d’Italia di Zurigo ai ragazzi del terzo anno dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana. In concomitanza si è tenuta la premiazione del concorso “L’Italia secondo me”, iniziativa lanciata dagli insegnanti di bisdada.net. La risposta dei partecipanti e del pubblico è andata al di là delle aspettative degli organizzatori (Paola Frezza, Domenico Aquilante, Gerardo Petta, Maria Fasanella, Domenica Langone e Antonio Ravi Monica), oltre 250 persone erano presenti all’evento
Sabato scorso ho partecipato in qualità di membro della giuria alla premiazione del concorso “L’Italia secondo me”. È stata un’emozione. Alunni, genitori, insegnanti dei Corsi di lingua e cultura, tutta una comunità si è riunita nella Sala Pirandello della Casa d’Italia di Zurigo per festeggiare, era come se fosse una grande lezione collettiva. Chi insegna nei Corsi sa che uno dei limiti di questo lavoro è la frammentazione territoriale, sabato il limite è stato superato. I genitori di numerose cittadine dei Cantoni di Zurigo, Svitto, Uri, Glarus, Sciaffusa e Lucerna hanno condiviso insieme ai loro figli il lavoro che si fa in classe. Dal tavolo della giuria guardavo il pubblico e i ragazzi e pensavo che ognuno di loro aveva storie diverse proveniva da posti diversi della Svizzera e dell’Italia, ma tutti avevano qualcosa in comune, l’amore per la lingua e la cultura italiana, l’amore per il nostro Paese, la passione e la volontà di investire per il futuro, per i figli. Non c’è futuro di qualità se si perde quel piccolo, grande frammento di identità italiana che abbiamo dentro di noi.
Avrei voluto premiarli tutti perché ogni disegno, ogni foto, ogni testo era una pennellata, un dettaglio di un’Italia dove mi piacerebbe molto vivere. Immagini e parole fresche, spontanee, pulite.
Come ha detto nel suo intervento il collega Domenico Aquilante, dalle opere dei ragazzi emergeva che per loro Italia significa soprattutto famiglia e bellezza. È da questa freschezza, da questa semplicità di sentimenti che dobbiamo ripartire per cambiare, per innovare, per rivoluzionare e liberarci finalmente dalle zavorre di logiche ipocrite e stantie.
Paola Frezza