Rubrica a cura di Cettina Guarino
Si legge dappertutto che gli Angeli sono semplicemente messaggeri di Dio, in un certo senso strumenti perfetti, inumani, senza sentimenti e totalmente privi di libertà d’azione. Niente di più sbagliato, perché una relazione tra l’Angelo Custode e il suo protetto può esistere anche in assenza di Dio; anzi, il ruolo dell’Angelo consiste proprio nel condurre progressivamente il suo protetto verso Dio, rispettando il suo libro arbitrio. Credere nell’Angelo costituisce già di per sé un enorme passo verso Dio. Chi non ha mai sentito un amico dire “Sai, a volte ho l’impressione di essere protetto” o “credo che qualcuno mi controlli dal cielo” oppure “non sono salito su quell’aereo per miracolo” ecc.?
Si prende coscienza della sua presenza ma non si cerca mai di approfondire, spiegare quella sensazione misteriosa, per paura di rendersi ridicoli o, più raramente, di perdere quella “protezione” cercando di capire il mistero. Un altro fenomeno curioso è quello dell’incredulità degli altri. Se dite a qualcuno “credo in Dio”, anche se è ateo, non verrete di certo giudicati anormali; invece, se confessate di credere nel vostro Angelo Custode, sarete fissati da occhi fuori dalle orbite, come se aveste detto molto sinceramente “credo a Babbo Natale” o qualcosa di simile.
Ancora più insolita è la reazione di alcuni cattolici praticanti, soprattutto i tradizionalisti che, non appena sentono parlare di Angeli, rispondono brandendo l’arma del diavolo: “E’ sicura di non essere stata indotta in errore dal Maligno?”, come se l’interessamento per gli Angeli piuttosto che per Dio rappresentasse la prova lampante della tentazione.
Ma gli Angeli non costituiscono il comune denominatore delle più grandi religioni? Li troviamo nell’Antico come nel Nuovo Testamento, nel Corano, nella Torà e nell’Induismo, che li chiama “i Risplendenti”, i “Deva”. Non sono forse anche “gli strumenti con i quali Dio si diletta e si trasforma, grazie ai quali e con i quali rivela le forze e le meraviglie eterne, accompagnandoli in un gioco d’amore…?” Non sta scritto che le vie del Signore sono infinite? E molte di queste vie sono il tramite tra il mondo e la divinità. Infatti, la funzione degli Angeli è spesso quella di portare agli uomini i messaggi di Dio.