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28 April 2024
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Minivocabolario

Sogno

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tebaldiMinivocabolario di Paolo Tebaldi

Chimera, illusione, miraggio, utopia, speranza, ideale, ambizione: questi e tanti altri sono i sinonimi e le sfumature che ci vengono in mente pensando alla  parola «sogno». In termini più specifici l’Enciclopedia Treccani la definisce un «fenomeno psichico che si verifica durante il sonno, involontario e non intenzionale. Si esprime allucinatoriamente, prevalentemente con immagini visive, spesso a carattere molto vivido». Una spiegazione che ci riporta alle teorie del padre della psicoanalisi Sigmund Freud. Il grande pensatore austriaco fu il primo a considerare i sogni come il risultato di stimoli interiori inconsci (contenuto latente) che possono risalire a periodi remoti nella vita di un individuo e pervengono alla coscienza (contenuto manifesto) in modi distorti dovuti a processi di censura di episodi, sentimenti, emozioni imbarazzanti o a vaneggiamenti, aneliti non realizzati. Spostamento, condensazione, simbolismo, rimozione, narrazione drammatica di azioni e scenari che riguardano il passato ma anche l’avvenire sono gli elementi che caratterizzano il lavoro onirico teso a conciliare desideri del più profondo io e proibizioni. Ovviamente, questo è un commento molto riduttivo delle complesse, avvincenti elaborazioni scientifiche di Freud. Esiste, poi, una vasta letteratura, accessibile ad un pubblico meno elitario, che attribuisce ad ogni tipo di sogno determinati significati «per raggiungere il benessere del corpo e dell’anima» e fare «luce in noi stessi e nel nostro futuro» come si legge nel frontespizio di un fortunato libro di Caterina Kolosimo, considerata la maggiore esperta in materia.  Così, l’anello simboleggia l’eternità; l’amplesso sessuale «l’abbraccio originario tra le forze cosmiche e terrestri, l’unità del nostro essere, l’equilibrio tra il principio maschile e femminile»; il baccalà richiama la figura di una persona insensibile, indifferente, gelida; la caverna suggerisce disaccordi, diverbi, attriti, incomunicabilità nell’ambito familiare, ma anche timore di guardare dentro noi stessi; il cavolfiore, che i nutrizionisti consigliano di mangiare abbondantemente per premunirsi dal cancro, è un segno  di fecondità e invita  «ai bisogni della vita effettiva». Anche il denaro, contrariamente al suo attributo materialistico, rappresenta «il bisogno di dare e ricevere amore» e ancora: prestigio, valore, fiducia, autostima. I dolci fanno provare nostalgia per il «clima di dolcezza della prima infanzia» eppure, meno innocentemente, la forma del budino riflette il seno e i gelati la virilità. Le feci vengono rapportate al luridume, alla sporcizia, al sudiciume e proprio per questo rivelano un bisogno di redenzione, di liberazione, di catarsi. L’iceberg fin troppo evidentemente trasmette l’idea di un  pericolo incombente. Tuttavia «se quella montagna di ghiaccio che splende sotto il sole si va sciogliendo» allora tutto diventa positivo: «impedimenti, problemi, blocchi interiori spariranno». La pulce indica maldicenze, pettegolezzi, guai quotidiani; un soffitto alto: ambizioni, ideali, obiettivi elevati; un soffitto basso: ansie, delusioni, complessi d’inferiorità; il teschio: meditazione sull’esistenza, sulla propria personalità, sulla «fugacità delle cose terrene e dunque, implicitamente, sui valori eterni dello spirito»  E via di seguito, sognando, decodificando, supponendo.

Il sogno di noi connazionali emigrati all’estero, dove teniamo alto il nome della patria grazie all’ingegno, alla rettitudine, alla laboriosità, all’osservanza delle leggi, non ha nulla a che fare con la produzione di visioni fantastiche notturne, ma riguarda un’aspirazione concreta, anche se non di facile realizzazione, il sogno, cioé, di un’Italia libera da mali endemici: la criminalità organizzata, la corruzione, la burocrazia soffocante, la casta, le baronie, l’evasione fiscale, la partitocrazia, il populismo, le lungaggini dei procedimenti giudiziari. Un’Italia che finalmente si allinei alle maggiori democrazie occidentali ponendo in essere una legislazione laica, moderna, rispettosa dei principi etici e  civili come le unioni di fatto e tra gay, la fecondazione assistita, l’interruzione della gravidanza, il testamento bologico, contro l’omofobia, le discriminazioni di genere, l’intolleranza razziale, il femminicidio. Un’Italia che attui politiche per far vivere decorosamente i poveri, i pensionati, gli esotati, i precari; che offra impieghi decenti ai disoccupati, impedisca ai giovani, diplomati e lavoratori, di percorrere il cammino doloroso dell’emigrazione, come successe a noi negli anni Sessanta e Settanta.

Il nostro sogno è che l’Italia, il governo, il Parlamento, le istituzioni, i partiti, la società nel suo insieme  non continuino a considerarci una realtà lontana, scomoda, importuna, una massa di milioni di individui privilegiati, senza problemi, ma una comunità di cittadini cui vanno riconosciuti diritti e prerogative; una risorsa autentica, culturale, economica, politica, dentro i confini nazionali e nel mondo.

 

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