Cattive notizie per gli uomini che si fanno i selfie, secondo uno studio americano, spesso avrebbero la tendenza di essere narcisi o psicopatici
Non si smette più di parlare del selfie, ovvero l’autoritratto, che è perfino ragione di diversi studi scientifici. Anche la Ohio State University ha pubblicato uno studio a proposito dei selfie, e i risultati sono preoccupanti soprattutto per gli uomini. Lo studio, infatti, dimostrerebbe che gli uomini che si fanno i selfie sono più narcisi o psicopatici degli altri. Ma non finisce qui, chi, prima di pubblicare la propria fotografia, le edita segnava un punteggio ancor più alto nel narcisismo e nell’auto-oggettivazione, questo dimostrerebbe quanto danno priorità alla loro apparenza.
“Non è sorprendente che gli uomini che pubblicano tanti selfie e spendono tanto tempo a modificarla sono più narcisi, ma è la prima volta che è uno studio a confermare questa tesi – dice Jesse Fox, autrice dello studio e continua – il risultato più interessante è che avevano punteggi più alti anche per quanto riguarda l’aspetto di una personalità anti-sociale, ovvero la psicopatia, e che sono più inclini all’auto-oggettivazione.” Jesse Fox, che ha condotto lo studio insieme alla studente Margaret Rooney, però ha sottolineato anche che questi risultati non significano che gli uomini che pubblicano tanti selfie sono necessariamente narcisi o psicopatici. Per quanto riguarda il comportamento i risultati degli uomini che hanno partecipato allo studio erano nella media normale, ma avevano risultati più alti della media per quanto riguarda i tratti anti-sociali. Mentre il narcisismo è caratterizzato dalla convinzione di essere più belli, più attraenti e meglio degli altri, nonostante una base di insicurezza, la psicopatia immischia una mancanza di empatia e considerazione di altri più la tendenza di un comportamento molto impulsivo.
Lo studio ha coinvolto 800 uomini di età compresa tra 18 e 40 anni, questi hanno risposto online a domande sul proprio comportamento del pubblicare le loro fotografie sui social media. Inoltre ai partecipanti sono state poste domande standard su comportamenti anti-sociali e sull’auto-oggettivazione.
Oltre su ogni quanto pubblicavano le fotografie, lo studio indagava anche sul fatto se prima di pubblicarle gli uomini le editavano, considerando il tagliare delle fotografie, l’uso di filtri e l’uso di programmi di editoria fotografica. “La maggior parte delle persone non pensano che gli uomini fanno perfino queste specie di cose, ma le fanno”, dice Fox. I risultati hanno dimostrato che la pubblicazione di tante fotografie può essere messa in relazione con il narcisismo e la psicopatia, ma la psicopatia non avrebbe niente a che fare con la modifica delle fotografie. “Fa senso perché la psicopatia è caratterizzata dall’impulsività. Le fotografie scattate vanno pubblicate online immediatamente. Vogliono vedere loro stessi. Non vogliono spendere tempo a editarle”, spiega Fox.
La modifica delle fotografie però hanno a che fare con l’auto-oggettivazione, un campo che, secondo Fox, è solo poco analizzato dagli scienziati se si tratta di uomini eterosessuali. Auto-oggettivazione significa che ci si valuta principalmente per l’apparenza, invece che per altri tratti positivi. “Sappiamo che l’auto-oggettivazione porta a tante cose terribili, come le depressioni e disturbi dell’alimentazione di donne – dichiara Fox – con la crescita dell’uso di piattaforme sociali, ognuno è più preoccupato del proprio aspetto. Questo significa che l’auto-oggettivazione potrebbe diventare un problema maggiore per uomini, come anche per le donne”. Mentre in questo studio non sono state considerate le donne, Fox ha detto di lavorare su uno studio simile, includendo anche i risultati delle donne e già sarebbe chiaro che per le donne valgono gli stessi risultati e che l’auto-oggettivazione avrebbe un ruolo molto più importante di quanto ci si aspettava anche per le donne. Secondo Fox l’auto-oggettivazione sarebbe un ciclo, persone che ne sono più propense pubblicano più selfie, questo porta ad un riscontro maggiore dagli amici online, il che li incoraggia a pubblicare ancora più autoscatti. Fox dice che questo e altri studi insinuano che i nostri tratti personali influiscono come ci presentiamo online. “Siamo tutti preoccupati su come presentarci online, ma il modo in cui lo facciamo potrebbe rivelare molto di più sulla nostra personalità”.