Di seguito pubblichiamo le risposte della Presidente del Comites di Berna, Mariachiara Vannetti
Quali saranno i primi interventi dopo l’insediamento?
I primi interventi saranno: dotare il Comites di un regolamento di lavoro interno, attraverso anche la creazione di specifiche commissioni, che dovranno eseguire le attività decise dal Comitato. Potenziare la comunicazione e l’informazione delle nostre attività e di tutto ciò che concerne gli italiani all’estero: creazione di un profilo facebook, se possibile di un sito internet e di un blog. Creare reti tra associazioni presenti sul territorio su progetti significativi, così da proporre attività sempre più interessanti che coinvolgano non solo gli italiani.
Potenziare i servizi già esistenti di tutela giuridica, vacanze marine per gli anziani, servizi di aiuto e ascolto, informazione ai nuovi arrivati. Creazione di un servizio di aiuto-ascolto rivolto agli anziani di origine italiana che si trovano nelle case di cura. Riuscire a ripristinare i servizi essenziali di consolato nei territori penalizzati dalla chiusura dei servizi diplomatici, come per esempio a Neuchâtel. Aprire tavoli di discussione sulla riforma dei comites, CGIE, corsi di lingua e cultura italiana, in collaborazione con le associazioni ed enti coinvolti e fare proposte.
Quali sono i progetti in cantiere?
Accordi di intesa con alcune regioni italiane maggiormente rappresentative della migrazione italiana in Svizzera e con le associazioni regionali presenti nei Cantoni di Be e Ne, per attività culturali e di promozione turistico-economica. Per esempio: in collaborazione con la Regione Toscana vorremmo allestire la mostra sull’architettura toscana organizzata dalla prestigiosa Fondazione Michelucci. Allo stesso tempo, divulgare e presentare la pubblicazione della guida Mangiar sano ecc…In questo modo possiamo anche ricorrere ai finanziamenti messi a disposizione dalle regioni per attività di promozione. È assolutamente necessario creare rapporti di collaborazione con le istituzioni svizzere. Stiamo pensando a progetti specifici che possono avere finanziamenti elvetici, quali il progetto di divulgazione dell’italiano o di integrazione e cittadinanza.
Progetti culturali: il 14 giugno presenteremo il libro di Giovanni Sammali SOS Salento, libro-denuncia delle ecomafie in Salento. Progetti culturali riguardanti i giovani: istituzione di un premio letterario per il miglior giovane autore dell’anno.
Quali sono le difficoltà maggiori a cui dovrete far fronte?
Sono passate poche settimane dall’elezione del nuovo Comites e credo che sia ancora presto per parlare di difficoltà da fronteggiare. Spero di poter lavorare con la collaborazione di tutti, dalle rappresentanze diplomatiche alle associazioni che, secondo me dovrebbero sentirsi partecipi di questo nuovo progetto Comites.
Le ripetute proroghe non hanno aiutato i comites uscenti ad esprimersi nel migliore dei modi e l’immagine che ne hanno i cittadini non è certo troppo positiva. Adesso sta a noi dimostrare che i Comites sono realtà importanti per noi cittadini italiani all’estero: il lavoro da fare è tanto, ma ce la metterò e ce la metteremo tutta per riuscire in questo nuovo progetto.