Una vera e propria tempesta galattica, originata da un buco nero e in grado di spazzare via il gas primordiale in cui nascono le stelle. È la scoperta di un team di ricercatori dell’Instituto Nacional de Astrofisica, Optica y Electronica di Puebla, in Messico, guidato dall’italiana Anna Lia Longinotti, alla quale hanno contribuito anche Marcello Giroletti e Francesca Panessa, dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).
I ricercatori italiani hanno individuato per la prima volta un “vento”, ricco di ossigeno, di 33mila chilometri al secondo, circa un decimo della velocità della luce che fuoriesce dal buco nero ospitato nella galassia IRAS 17020+4544, molto simile alla nostra Via lattea. Per un fenomeno chiamato “feedback”, questo uragano di particelle riesce a spazzare via il gas presente nella galassia che, quindi, non riesce ad addensarsi e ad accendersi, dando vita a nuove stelle.
Finora fenomeni simili erano osservabili in seguito a veri e propri cataclismi cosmici, come la collisione fra galassie e quasi sempre associati alla presenza di atomi molto pesanti, come il ferro. La scoperta italiana, invece, rivoluziona tutto; per la prima volta, infatti, è stato osservato che il vento è ricco di ossigeno. “Un evento – hanno commentato gli scienziati – che potrebbe, dunque, contribuire ad arricchire le galassie di elementi legati alla vita e potrebbe essere accaduto anche nella nostra Via Lattea”.
Askanews