A quasi due mesi dalla sua evasione dal carcere Limmattal il 27enne Hassan Kiko e la guardiana del carcere, Angela Madgdici, che aveva aiutato al detenuto all’evasione sono stati catturati in Italia
Sono stati catturati nel Bergamasco nel fine settimana dai carabinieri italiani, vestiti da pompieri, Kiko e Magdici, ben 40 funzionari e un elicottero hanno partecipato alla cattura e secondo il comandante milanese Paolo Storoni i due volevano proseguire verso il medio oriente.
I video
I video che sono stati inviati al giornale 20Minuten prima che i due venissero catturati erano testimonianze di Kiko e Magdici. Ad inizio dicembre dell’anno scorso Kiko era stato condannato a quattro anni di reclusione per aver violentato una ragazza di 15 anni, il 27enne sin dall’inizio si era dichiarato innocente, dichiarando nel video che non ci sarebbero le prove per lo stupro.
Nel video Kiko fa numerose critiche: nei confronti del suo difensore, il giudice, il pubblico ministero e le condizioni nel carcere. “Questo cibo di mer… che mi davano queste persone di mer…”, così si esprime Kiko nel video giustificando la sua evasione, accusando altri detenuti che lo avrebbero maltrattato e critica anche il fatto che doveva condividere una cella con un detenuto sieropositivo. “Ho pregato: ‘Dio aiutami, sono innocente’ e lui mi ha mandato lei”, dice poi nel video Kiko su Angela Magdici, la 32enne che lo ha aiutato a fuggire dal carcere. Sempre secondo il materiale video che 20Minuten ha ricevuto anche Magdici ha preso posizione: “Lui è l’uomo della mia vita, non ho mai conosciuto un uomo così onesto, sentimentale e divertente”. A 20Minuten lo psicologo Thomas Steiner, cercando di capire perché anche Magdici ha scelto di prendere posizione, ha dichiarato che si tratta evidentemente del fatto che Magdici vuole che le persone capiscano quello che lei ha fatto per amore e che “ha sofferto perché non poteva esporre il suo punto di vista”.
Solo lei è punibile!
Chi aiuta un detenuto a evadere dal carcere rischia in base alle azioni (dipende se sono implicate anche azioni di violenza) una multa o una pena detentiva fino a tre anni. Il detenuto evaso invece non è punibile se non vengono compiuti altri delitti e se l’evasione non si basa su ammutinamento.