In Svizzera le donne sono sottorappresentate nel mondo scientifico, in particolare in confronto all’Europa
In Svizzera, nel ramo della scienza e della ricerca le donne sono minoritarie, in particolare nelle carriere accademiche. Solo il 18% delle scuole universitarie sono dirette da donne. La loro presenza nella ricerca pubblica e privata rimane d’altronde spesso inferiore alla media europea sebbene secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica (UST), presentati nel rapporto «She Figures 2015» della Commissione europea che indaga la posizione delle donne nel mondo scientifico, la loro situazione stia lentamente migliorando.
La carriera accademica inizia con il conseguimento del dottorato. Nel 2012 le donne rappresentano il 43% dei nuovi titolari di un dottorato nel nostro Paese, il che fa della Svizzera uno dei fanalini di coda dei Paesi europei (media europea: 47%). Tuttavia, nell’ambito in esame si osservano progressi nella parità tra donna e uomo, considerato che nel 2004, in Svizzera, la quota di donne si elevava al 37%. Le percentuali sono però molto diverse a seconda del settore. Gli uomini e le donne si concentrano infatti in ambiti ben specifici: nel 2012 tra i titolari di un dottorato in ingegneria il 24% erano donne, contro il 57% nel ramo dell’educazione.
Debole presenza femminile nelle carriere accademiche
In Svizzera, come nel resto d’Europa, la partecipazione delle donne diminuisce man mano che si sale nella gerarchia della carriera accademica. Nel 2013 la quota di donne in Svizzera nel corpo intermedio inferiore (collaboratrici scientifiche) è del 38% , mentre quella di ricercatrici «senior», il grado massimo, è del 19%.
Gli uomini a capo di istituzioni scientifiche sono in maggioranza
La carriera scientifica può proseguire ulteriormente con l’ottenimento del titolo di rettore o presidente di una scuola universitaria e divenendo membri di consigli d’amministrazione o scientifici. Nel 2014, il 18% delle scuole universitarie è diretto da donne contro il 20% registrato nell’UE28. Le donne rappresentano il 23% dei membri dei consigli d’amministrazione e scientifici (UE: 41%).
Tassi di crescita incoraggianti
Le percentuali pubblicate nel rapporto 2015, paragonate con quelle delle precedenti edizioni di «She Figures», mostrano una certa progressione femminile nel mondo scientifico.
In Svizzera, ad esempio, tra il 2002 e il 2012 il tasso di crescita annuo medio del numero di nuovi titolari di dottorati era del 5% per le donne e dell’1% per gli uomini (contro rispettivamente il 4% e il 2% nell’UE). Tuttavia, nonostante i tassi più che incoraggianti, ci vorrà ancora del tempo per arrivare alla parità tra i sessi in questo ambito.
Osservata per la prima volta l’esplosione in diretta di una stella
Per la prima volta il telescopio spaziale Kepler della Nasa, costruito per dare la caccia ai pianeti extrasolari, è riuscito a catturare il flash brillante emesso dall’onda d’urto di una stella durante la sua esplosione. Lo scrive Media Inaf, il notiziario dell’Istituto nazionale di Astrofisica, spiegando che nel 2011 due delle migliaia di stelle monitorate da Kepler sono esplose “in diretta” sotto gli occhi degli astronomi, permettendo loro di osservare la morte delle due stelle. Si è trattato di due supergiganti rosse, esplose come supernove: KSN 2011a, grande quasi 300 volte il nostro Sole, ad appena 700 milioni di anni luce dalla Terra, e KSN 2011D, che contiene circa 500 volte la massa del Sole e si trova a 1,2 miliardi di anni luce di distanza da noi.
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Fonte dati: UST