Milioni di pagine di documenti che raccontano quasi 40 anni di affari offshore, coinvolti leader di tutto il mondo, vip e sportivi
“Una colossale fuga di notizie. La più grande della storia della finanza internazionale. Milioni di pagine di documenti che raccontano quasi 40 anni di affari offshore. Tutto parte dallo studio legale Mossack Fonseca, con base a Panama city, nel cuore di uno dei più efficienti e impenetrabili paradisi fiscali del mondo”, riporta L’Espresso nell’inchiesta a cui ha partecipato all’International consortium of investigative journalist, in esclusiva per l’Italia, al dossier ‘Panama Papers’.
Su L’Espresso si legge de “gli affari riservati degli uomini di Putin, della famiglia Cameron, dei vertici comunisti cinesi. Insieme a star come Leo Messi e Jackie Chan”. Sarebbero inoltre coinvolti il presidente ucraino Petro Poroshenko, il re dell’Arabia Saudita Salman bin Abdulaziz Al Saud, il sovrano del Marocco Mohammed VI, la famiglia del presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev, il primo ministro dell’Islanda Sigmundur Gunnlaugsson, i familiari del leader cinese Xi Jinping e il presidente dell’Argentina Mauricio Macri. Leader di tutto il mondo, vip, sportivi: “L’inchiesta è durata più di un anno” e riguarda circa “11,5 milioni di file”. L’Espresso riporta poi che “Sulle stesse informazioni sono già al lavoro anche le autorità fiscali di diversi Paesi, tra cui la Germania e gli Stati Uniti. Mai prima d’ora una simile mole di dati finanziari riservati era stata messa, tutta insieme, a disposizione della pubblica opinione e degli investigatori”. “I numeri parlano da soli. Oltre 200 mila società, fondazioni, trust con sede in 21 paradisi fiscali sparsi per il mondo, dai Caraibi ai mini Stati del Pacifico, da Cipro fino al deserto del Nevada, negli Stati Uniti. E poi decine di migliaia di clienti, cittadini di 200 Paesi diversi, tra cui politici, uomini di spettacolo, imprenditori, sportivi”.
“I file riguardano operazioni che vanno dal 1977 fino alla fine del 2015 e mettono in luce che alcuni dei più importanti istituti di credito internazionali sono coinvolti nella creazione di società difficili da rintracciare, nelle Isole Vergini britanniche, Panama e in altri paradisi fiscali”, si legge poi su L’Espresso.
“Anche Lionel Messi, il più famoso calciatore del mondo, si è rivolto allo studio Mossack Fonseca per creare una società che si chiama Mega Star Enterprises Inc., un nome che si aggiunge alla lista di scatole offshore di Messi, già finito nel mirino del Fisco spagnolo. E ancora a proposito di sport e affari, le carte tirano in ballo anche personaggi coinvolti nello scandalo della Fifa, la Federazione mondiale di calcio. I report rivelano, per esempio, che lo studio legale di Juan Pedro Damiani, membro del comitato etico della Fifa, ha avuto relazioni commerciali con il vicepresidente della Federazione Eugenio Figueredo, arrestato a Zurigo il 15 maggio dell’anno scorso e sotto inchiesta in Uruguay. Come Messi, anche un altro big dello star system internazionale come l’attore Jackie Chan si è rivolto a Mossack Fonseca per aprire sei società”. Ci sono però anche personaggi e società italiani coinvolti, infatti, L’Espresso scrive: “I nomi degli italiani citati nell’archivio sono circa 800”, tra questi Luca di Montezemolo, l’imprenditore Giuseppe Donaldo Nicosia, latitante, coinvolto in un’inchiesta per truffa con Marcello dell’Utri. Il pilota Jarno Trulli. Si sono rivolti a Mossack Fonseca per aprire società offshore, e anche i nomi di Ubi e Unicredit.
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Foto: ANSA
Come funziona l’offshore
Chi vuole trasferire i propri soldi in uno dei paradisi fiscali, come Panama, si rivolge ad un professionista che, nel caso riportato da L’Espresso, si trova ad esempio a Montecarlo. Questi professionisti aiutano a trasferire i soldi in Panama dato la bassa imposizione fiscale e il segreto bancario. Il sistema fiscale di Panama inoltre permette legalmente a qualsiasi cittadino del mondo di aprire una società offshore, lavorare e condurre affari con questa in tutto il mondo senza pagare tasse sui guadagni, senza avere contabilità o restrizioni finanziarie. Panama, infatti, dopo Hong Kong, risulta la seconda meta al mondo per numero di aperture di società offshore anonime.