A causa della crisi migratoria Berna prevede il raddoppio dei costi per l’asilo
Nel 2015 le richieste d’asilo sono state 39’523, circa 10’000 in più di quanto era stato previsto, Serge Gaillard, direttore dell’Amministrazione federale delle finanze ai microfoni della radio SRF ha dichiarato che: “Per il 2015 erano ancora previsti nel preventivo circa 1,2 miliardi di franchi. Ora calcoliamo già il doppio per il 2018: quasi 2,4 miliardi.
Così la Confederazione per il 2016 prevede “con grande incertezza” circa 40’000 richieste d’asilo.
“Ogni richiedente asilo costa circa 20’000 franchi all’anno, e questo per 5-7 anni”, ha precisato, secondo l’ats, l’alto funzionario, aggiungendo che “anche se la crisi dell’asilo dovesse calmarsi i costi tornerebbero a scendere solo lentamente”.
A metà febbraio il Consiglio federale, presentando il preventivo per gli anni 2017-2019, aveva già corretto verso l’alto le spese per l’asilo, prevedendo tuttavia costi annui superiori di circa 450 milioni soltanto a quanto in precedenza stimato, spiega l’ats. Il 23 marzo il governo ha approvato un credito aggiuntivo di 353,4 milioni destinato ad alloggiare e sostenere un maggior numero di richiedenti asilo o persone bisognose di protezione.
Procedure più veloci
Qualche settimana fa il Consiglio federale ha lanciato la campagna per la nuova legge federale che oltre a procedure accelerate riguarda anche avvocati gratuiti per i richiedenti l’asilo e nuovi centri federali. “Soprattutto nei periodi in cui il numero delle domande d’asilo è elevato, appare evidente quanto siano importanti procedure veloci. In stretta collaborazione con i Cantoni, l’Unione delle città e l’Associazione dei Comuni, il Consiglio federale ha elaborato un progetto per velocizzare le procedure d’asilo. Il Parlamento ha adottato con grande maggioranza la pertinente revisione della legge sull’asilo, contro la quale è stato lanciato il referendum. Il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano di accettare la modifica della legge sull’asilo in votazione il 5 giugno 2016”, aveva dichiarato il Consiglio federale.
Inoltre ha sottolineato come “la riorganizzazione radicale del settore dell’asilo permetterà di velocizzare notevolmente le procedure d’asilo. Procedure rapide sono infatti la chiave per una politica in materia d’asilo coerente e credibile. L’attuale crisi europea in materia di rifugiati mostra quanto siano importanti procedure veloci. Il Consiglio federale ritiene fondamentale che le persone la cui vita e integrità fisica sono minacciate ricevano protezione in Svizzera e riescano a integrarsi quanto prima”.
2015: L’Eritrea principale Stato di provenienza
Lo scorso anno il principale Paese di provenienza dei richiedenti l’asilo in Svizzera è stata l’Eritrea. Nel 2015 le persone sbarcate in Italia in provenienza da tale Stato dell’Africa orientale hanno rappresentato il 15% in più che non nel 2014, il che ha influito anche sul numero di domande d’asilo presentate in Svizzera. Nel 2015 hanno chiesto asilo in Svizzera 9966 persone provenienti dall’Eritrea, 3043 in più che nel 2014.
Al secondo posto dopo l’Eritrea viene l’Afghanistan, con 7831 domande d’asilo presentate nel 2015. Seguono la Siria con 4745 domande e l’Iraq con 2388. L’aumento del numero di domande in provenienza da questi Stati è immediatamente riconducibile al maggiore afflusso di migranti lungo la rotta balcanica.
Circa il 90% delle persone giunte in Europa nel 2015 lungo tale traiettoria proveniva da questi tre Stati. Al quinto posto tra i Paesi di provenienza troviamo, nel 2015, lo Sri Lanka con 1878 domande.