Nasce la Federazione Popolare. Si tratta di un nuovo soggetto politico generato dall’unione del Nuovo Cdu (Cristiani Democratici Uniti), Popolari per l’Italia, Alleanza democratica e il Comitato popolare per il no al referendum sulla riforma costituzionale.
Gli scopi e le attività in cantiere della neonata Federazione sono stati presentati nei giorni scorsi a Roma nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la sala ‘Nassiriya’ del Senato durante la quale si è parlato di Costituzione, Referendum, Riforme. Tra gli associati il senatore Mario Mauro, presidente dei Popolari per l’Italia, Mario Tassone, segretario politico del CDU, Giancarlo Travagin, presidente di Alleanza Democratica e Giuseppe Gargani, presidente del Comitato Popolare per il NO al referendum sulle modifiche della Costituzione.
La Federazione è pronta ad accogliere associazioni e movimenti di matrice cristiana, liberale, laica e riformista che intendono valorizzare le qualità culturali occidentali. Il primo traguardo che si è posto la Federazione è quello di diffondere in Italia i Comitati per il NO al Referendum sulla riforma della Costituzione, della quale disapprova il merito e il metodo con la quale è stata realizzata.
«In un panorama che annuncia un nuovo tipo di bipolarismo quello tra Partito Democratico e Movimento cinque Stelle la Federazione tende a ricomporre ciò che oggi disgregato – ha detto Mario Mauro – Per questo vogliamo fare una federazione popolare. Oggi c’è un disegno politico che punta a snaturare la nostra Repubblica. Per questo la nostra prima battaglia è il No alle riforme costituzionali di Matteo Renzi. Saremo presenti alle amministrative laddove è possibile cercando di promuovere delle candidature alternative a quelle dei Cinque Stelle e del Partito Democratico».
«Sono profondamente convinto, e non da oggi, che c’è bisogno di lavorare duramente per conservare la nostra tradizione democratica – ha detto Gargani – La rappresentanza democratica era il punto fondamentale che teneva insieme questa società e oggi, come nel ’46 dobbiamo difendere una Costituzione che ha un ingranaggio effettivamente apprezzato da tutta l’Europa. Questo è un piccolo seme però è una novità rispetto alla disgregazione che c’è dagli anni ‘90».
Per Mario Tassone segretario nazionale del Nuovo Cdu «non c’è dubbio che questa è una sfida da portare avanti per recuperare e soprattutto custodire alcuni principi, valori che vengono continuamente manomessi. Vogliamo portare avanti un progetto soprattutto per i giovani perché non si può accettare che una Costituzione venga modificata surrettiziamente. Potevamo anche aggregarci a schieramenti più grandi senza fare questo sforzo ma abbiamo accettato di ritagliarci uno spazio perché vogliamo creare i presupposti per costruire un Paese che mette al primo posto e salvaguarda valori come la libertà e la democrazia». «Stiamo iniziando un cammino importante – ha detto Travagin – Abbiamo il coraggio di fare i primi passi per il nostro Paese e per il suo futuro».
Franco Aufiero
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