Il Convegno Italiamo, organizzato in collaborazione con l’Associazione svizzera dei professori d’italiano (ASPI-VSI – www.professoriditaliano.ch), rappresenta un luogo di incontro per i docenti d’italiano provenienti da tutta la Svizzera. Durante il convegno i docenti hanno inoltre modo di conoscere le attività esistenti per la promozione dell’italiano e di incrementare il dialogo con le istituzioni della Svizzera italiana attive nella promozione dell’italiano.
La seconda edizione del convegno Italiamo si svolgerà il 9 e 10 settembre 2016 all’USI (Università della Svizzera italiana), Campus di Lugano. Il Convegno si prefigge molteplici obiettivi. Da un lato vuole fornire ai docenti idee concrete per promuovere l’italiano come materia nelle loro scuole, e dall’altro intende dare elementi sulla Svizzera italiana da poter immediatamente “integrare” nella propria attività didattica. Per di più l’incontro intende rappresentare per i partecipanti un’occasione di aggiornamento reciproco sulle iniziative intraprese dalla prima edizione di Italiamo (settembre 2013). Il convegno vuole offrire lo spazio per una discussione sulle novità più recenti sul tema della valorizzazione della lingua italiana in Svizzera. Per informazioni, cfr. http://www.usi.ch/en/convegno-italiamo.htm . e scrivere a: Nicole Bandion ([email protected] – USI) e Donato Sperduto ([email protected] – Presidente ASPI-VSI e docente al Liceo di Sursee).
La novità che rallegra tutti coloro che amano davvero la lingua di Dante è che, come risaputo, c’era chi voleva modificare l’Ordinanza concernente i diplomi di maturità (ORM) e declassare l’italiano ad opzione complementare, materia insegnata per al massimo due anni e con un numero d’ore esiguo. L’ASPI da me presieduta si è battuta con successo contro questo declassamento. Infatti, recentemente il presidente della Conferenza svizzera dei direttori (CDPE) Eymann ha confermato, nella rivista Gymnasium Helveticum 2016/2, che anche la CDPE è contro questo sgradevole provvedimento.
Donato Sperduto, Presidente dell’ASPI-VSI