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28 April 2024
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Concerto di Natale a Zurigo organizzato dal Circolo Sardo “Efisio Racis”

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Sabato 19 dicembre 2015 si é tenuto nella Sala della Missione Cattolica Italiana “Salesiani Don Bosco” di Zurigo il tradizionale Concerto di Natale organizzato dall’Associazione Culturale Sarda “Efisio Racis” di Zurigo in collaborazione con la Federazione Dei Circoli Sardi in Svizzera, la Missione Cattolica di Lingua Italiana in Zurigo e con il patrocinio dell’Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna

Questa manifestazione ha mantenuto negli anni un carattere prettamente classico, adatto alla ricorrenza natalizia, senza mai essere ripetitivo, grazie agli sforzi di Stefano Lai (Maestro di Flauto Dolce di fama internazionale) che ha scelto sempre il repertorio in modo da valorizzare le capacità dei numerosi musicisti che si sono esibiti finora al suo fianco.

Quest’anno, comunque, ci sono state delle inaspettate piacevoli sorprese. Accanto al perfetto repertorio barocco e tradizionale sardo (Vivaldi, Falconiero e Silesu) sono state proposte delle melodie Argentine del famoso compositore Astor Piazzolla, riformatore del tango e strumentista d’avanguardia. Questi preziosi suggerimenti sono stati opera della diva di turno, Eliana Sanna, giovane Argentina di origini sarde, da una dozzina di anni in Italia, grazie ad una borsa di studio messa a disposizione dalla Federazione delle Associazioni Sarde in Italia per frequentare il corso di Canto Lirico presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano.

La sezione classica ha visto protagonisti Nicola Cittadin al pianoforte e l’immancabile Stefano Lai al flauto dolce che dopo non poche peripezie è riuscito a trovare il tempo di organizzare il repertorio e partecipare al concerto.

I quattro brani argentini eseguiti dal mezzosoprano, originaria di Ozieri, sono stati molto apprezzati dal numeroso pubblico presente in sala (oltre 120 persone), che ha sigillato ogni interpretazione con sinceri scroscianti applausi. Non pochi sono rimasti stupiti dalla coraggiosa orchestrazione che, sostituendo la fisarmonica con il pianoforte e il violino con il flauto dolce, ha dato al tango argentino un’inedita nuova dimensione. Io personalmente sono rimasto esterrefatto dalle capacità dei musicisti di amalgamarsi già dai primi minuti delle prove come se suonassero insieme da sempre, cimentandosi su delle partizioni mai viste in precedenza! Prima del concerto Nicola Cittadin, (all’organo) ed Eliana Sanna si sono esibiti, in via del tutto eccezionale, anche nella Chiesa ”Salesiani Don Bosco”, abbellendo con emozionanti interpretazioni classiche la messa celebrata da Don Tobia Carotenuto.

Nel finale è stato fatto un omaggio al compositore Giuseppe Rachel in occasione del centenario della prima stesura di “No potho reposare“, forse il brano in lingua sarda più conosciuto al mondo. L’interpretazione di Eliana é stata cosi magistrale che il pubblico ha reclamato all’unanimità un bis. La Mezzosoprano, non lasciandosi pregare, ci ha deliziato, dulcis in fundo, con una versione a-cappella dell’antica laude in sardo, l‘Ave Maria, chiudendo in bellezza  un concerto indimenticabile.

Facendomi portavoce di tutti i presenti al concerto, vorrei ringraziare il Direttivo del Circolo sardo e soprattutto il cavaliere Domenico Scala, Presidente Onorario del Circolo di Zurigo e Vice Presidente Vicario della Consulta dell’Emigrazione, per il loro instancabile e paziente lavoro di coordinazione. La loro tenacia ha continuato a rendere possibile la realizzazione di questo evento così atteso dalla nostra comunità: sarda, italiana e svizzera.

Il rinfresco finale con panettone, vino sardo e spumante ha dato modo ai numerosi presenti di scambiarsi gli auguri, di socializzare e di scattare un paio di foto ricordo che possono essere visionate nel sito “www.sardizurigo.ch“.

Penso che non sia stato il solo a canticchiare, sulla strada del rientro, il ritornello “…Yo soy María … de Buenos Aires…“: grande Eliana, grazie di tutto e … torna presto a trovarci!

Scanu Renzo

Musicista e Membro del Direttivo del Circolo “Efisio Racis“

 

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