Condanne penali: per i giovani soprattutto obbligo di prestare lavoro, per gli adulti principalmente pene pecuniarie
Nel 2015 sono estate emesse nel complesso 12.100 sentenze di minorenni, il che corrisponde a un calo del 2% rispetto all’anno precedente. Sono questi i dati che emergono dal rapporto dell’Ufficio federale di statistica UST. In quasi la metà di tutte le sentenze (44%) i minorenni sono stati condannati a una prestazione personale (per esempio lavori di pulizia o partecipazioni a corsi). Nel 26% delle sentenze è stata pronunciata un’ammonizione (avvertimento), nel 20% una multa e nel 7% una privazione della libertà. Mentre la prestazione personale era sottoposta a un periodo di prova solo raramente (9%), nel caso delle privazioni di libertà, invece, era molto frequente (62%). Rispetto all’anno precedente, si osserva un calo del 17% delle privazioni di libertà senza la condizionale, mentre il numero di quelle assortite da condizionale è rimasto stabile.
Meno reati penali commessi da minorenni
La maggior parte delle sentenze di minorenni riguarda il consumo di stupefacenti (42%) o reati contro il patrimonio (31%). Il calo generale del 2% delle sentenze di minorenni nel 2015 poggia esclusivamente sul calo del numero di violazioni del codice penale (-12%), di cui fanno parte anche i reati contro il patrimonio. Per tutte le altre leggi prese in considerazione invece si registra un aumento (vedi box).
Pene pecuniarie con la condizionale per gli adulti
La pena comminata più spesso agli adulti è stata anche nel 2015 la pena pecuniaria con la condizionale (71%), seguita dalla pena pecuniaria senza la condizionale (14%). La terza pena più corrente è stata una pena detentiva senza la condizionale (8%).
Le pene detentive con condizionale si fanno sempre più rare e nel 2015 rappresentavano ancora solo il 2% delle pene principali. Nel 71% delle sentenze, la pena principale è assortita da una multa, che non può essere condizionale e quindi deve essere pagata in ogni caso.
Per le pene detentive di durata compresa tra uno e sei mesi si osserva invece un calo relativamente modesto. Una delle principali ragioni di questa modesta flessione è il fatto che l’80% di tutte le sentenze di pene detentive senza la condizionale da uno a meno di sei mesi riguarda persone non facenti parte della popolazione residente, il che rende difficile l’esecuzione di una pena pecuniaria o di un lavoro di utilità pubblica.
In aumento solo il traffico di stupefacenti
La diminuzione delle sentenze di adulti poggia su cifre in calo per quel che riguarda le violazioni del codice civile (-8%), della legge sulla circolazione stradale (-2%) e della legge sugli stranieri (-1%).
Solo il traffico di stupefacenti è aumentato rispetto all’anno precedente (+4%).
Le 7000 sentenze di adulti per traffico di stupefacenti emesse nel 2015 rappresentano il record assoluto sin dal lancio della statistica delle condanne penali, nel 1984.
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Fonte dati: UST