Venduto negli Stati Uniti come un giocattolo, in realtà è un tentativo di intelligenza artificiale che segna l’inizio di una piccola rivoluzione
Non è solo un giocattolo e non è solo un robot: Cozmo, il piccolo robottino appena commercializzato negli Stati Uniti riconosce gli stati d’animo degli “umani” e reagisce di conseguenza.
Ideato e realizzato da Anki, una fabbrica di giocattoli sofisticati della Silicon Valley, Cozmo è stato definito l’imitazione più fedele mai realizzata di un bambino: questo grazie all’”emotion engine” di cui è dotato, un vero e proprio motore delle emozioni che gli consente di riconoscere e imitare gli stati d’animo di chi gli sta intorno, riconoscendo i volti noti (grazie ad un sistema di computer vision) e interagendo con loro, adeguando le sue reazioni proprio come in un vero e proprio incontro tra persone. In sostanza, il piccolo giocattolo, un vero e proprio concentrato di tecnologie avanzate, capisce i comportamenti e le emozioni di chi gli sta di fronte, li registra, li decodifica e ad essi adegua le proprie reazioni e comportamenti, valutando migliaia di fattori e prendendo decisioni in tempo reale. E non solo: i suoi comportamenti lo rendono del tutto simile ad un essere umano qualunque: Cozmo infatti dorme, russa, si stiracchia appena sveglio, sorride ai volti conosciuti…o, per meglio dire, registrati… si arrabbia, si diverte, si stanca, si spaventa, cambia il tono di voce, si emoziona, si addolcisce o si indispettisce, insomma si comporta bene e anche male proprio come un individuo qualsiasi e dimostra apertamente queste emozioni grazie al programma ideato da Carlos Baena, già animatore dei cartoni della Pixar, che per Cozmo ha “disegnato” un software aperto in grado di consentire continue modifiche e aggiornamenti sul “volto” del robottino, un piccolo schermo che si anima come quello di uno smartphone.
E se nessuno gli da retta, prende lui l’iniziativa, chiamando e coinvolgendo chi gli sta intorno. Il piccolo robot infatti sa sempre chi ha davanti e con chi ha a che fare e regola in base a questo non solo le sue emozioni e reazioni ma anche il suo grado di abilità: in caso di giochi, ad esempio, si comporta adeguandosi all’”avversario” di turno, scegliendo combinazioni e sfide specifiche e mai generiche. Nessun difetto dunque?
Forse l’estetica. Amico dalle molte emozioni e dalla personalità propria, Cozmo non può certo definirsi nè “bello” né simile ad un umano nelle fattezze: il suo aspetto è quello di una piccola scavatrice con cingoli e pale a fungere da braccia sotto la scatoletta quadrata che ne rappresenta il curioso viso.
Nonostante le piccole dimensioni, racchiude in sé più di trecento componenti tra sensori, videocamere ingranaggi e altro. In estrema sintesi un esperimento di intelligenza artificiale riuscito. Ed è questo ad allarmare i più, primo tra tutti lo scienziato Stephen Hawking, preoccupato delle ripercussioni di questi “esseri intelligenti” sull’occupazione in primis, ma anche su vari altri aspetti della vita quotidiana.