Sosta sulle strisce blu oltre l’orario del ticket
Non è infrequente che il cittadino trovi sul parabrezza una multa per aver lasciato l’auto in sosta oltre l’orario coperto dal ticket regolarmente acquistato ed esposta. Il mancato rinnovo del gratino, tuttavia, non integra un illecito sanzionabile: il codice della strada, infatti prevede soltanto che il ticket debba essere acquistato ed esposto in maniera visibile, ma non si pronuncia sulla possibilità che una volta scaduto non sia stato rinnovato.
Il dettaglio non è passato inosservato alla giustizia italiana, come dimostrano le pronunce dei Giudici di Pace che hanno portato la vicenda sino all’attenzione del Ministero.
Il Giudice di pace di Lecce ad esempio ha chiarito con la sentenza n.4285/2007 che la sosta in area regolamentata con titolo di pagamento scaduto no costituisce autonoma fattispecie sanzionata dall’art. 7 comma 1 lett. F CDS che sanziona la sosta effettuata senza titolo di pagamento nelle aree regolamentate.
In un parere del 13 marzo 2014, il Ministero delle infrastrutture e dei traporti ha precisato che in materia di sosta, gli unici obblighi previsti dal Codice sono quelli indicati dall’articolo 157 comma 6, e precisamente l’obbligo di segnalare in modo chiaramente visibile l’orario di inizio sostata, qualora questa sia permessa per un tempo limitato, e l’obbligo di mettere in funzione il dispositivo di controllo della durata della sosta, ove questa esista; la violazione ditali obblighi comporta la sanzione prevista del medesimo articolo 157 comma 8 del codice medesimo.
I componenti uffici del MIT hanno dunque ritenuto che il pagamento in misura insufficiente, in aree ove la sosta è consentita a tempo indeterminato e subordinata al pagamento di una somma, configura unicamente un’inadempienza contrattuale.
Un concetto ribadito lo scorso anno della nota del MIT n. 53284 del 12 maggio 2016che ha affidato ai comuni la possibilità di regolamentare le conseguenze della fattispecie per meglio corrispondere alle specifiche esigenze e utilizzazione degli spazi da parte dei cittadini.
Se il parchimetro non ha il bancomat
A partire dal 1 luglio 2016 i comuni italiano son obbligati ad abilitare i pagamenti elettronici sui dispositivi di controllo della durata della sosta a pagamento. Si tratta di un onere imposto dalla legge di stabilita 2016 che ha esteso anche al parchimetro la necessita di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito e carte di credito. Molti comuni si sono attivati per i necessari adeguamenti, ma la maggior parte ancora no. Gli automobilisti che non siano in gradi di acquistare il ticket per mancanza del pos, potrebbero quindi sentirsi legittimati a non pagare. Tuttavia essendo la questiona assai recente, non esistono precedenti giurisprudenziali che potrebbero giustificare qualunque tipo di iniziativa individuale del cittadino, pertanto si consiglia accortezza