Crolla la Fiorentina, bene le genovesi, Lazio solo pari
ROMA- Antipasto pomeridiano della Serie A targato Napoli e Palermo. Alla Roma, saldamente al terzo posto dopo il successo nell’anticipo che inguaia la Juventus, rispondono le due capitali del calcio meridionale: i campani vincono 2-0 in casa del Livorno con Lucarelli che sbaglia un rigore, mentre i siciliani tramortiscono 3-0 la Fiorentina con doppietta di Hernandez. Giornata positiva per le genovesi: il Genoa regola 2-0 l’Atalanta, la Samp senza Cassano si riscatta imponendosi 3-2 a Udine e mettendo nei guai i friulani mentre sempre in crisi la Lazio che pareggia 1-1 col Chievo e si fa distanziare dal Bologna che supera 2-1 il Bari. Nuovo recupero del Cagliari che pareggia 1-1 in casa del Siena.Se per il Palermo è stato più agevole del previsto nel portare via i tre punti alla squadra di Prandelli, il Napoli privo di Lavezzi e Quagliarella ha dovuto faticare per avere ragione del Livorno che dopo la nuova sconfitta saluta il tecnico Serse Cosmi, dimessosi dopo la partita: contrasti insanabili con il presidente Spinelli, tutto – racconta Lucarelli – nasce da una lite tra i due, giovedì. Protagonista della vittoria partenopea a Livorno è in ogni caso Christian Maggio, autore di un gol degno del paragone con la celebre prodezza di Van Basten nella finale del Campionato Europeo del 1988 contro l’allora Urss.
Gol e tante emozioni a Udine dove la squadra di De Biasi in vantaggio con Di Natale su rigore si fa raggiungere da Pazzini dagli 11 metri. Isla riporta avanti l’Udinese, ma nella ripresa i gol di Pozzi e Semioli regalano ai blucerchiati la vittoria che mancava da due mesi. Nel finale negato un rigore ai friulani, che ora sono vicinissimi alla zona retrocessione. Si rivede il Genoa che ritrova il passo della prima parte dell’andata e adesso è vicino alla zona Europa.
Dopo il pareggio con il Bari, la formazione di Gasperini torna alla vittoria imponendosi sull’Atalanta con i gol degli argentini Palacio e Crespo nella prima frazione di gioco. Finisce in parità all’Olimpico: i biancocelesti, mai brillanti, passano nel primo tempo con Stendardo, ma vengono raggiunti nella ripresa dal Chievo con Pellissier che torna al gol dopo quasi 4 mesi. Il pubblico laziale nel vedere Rocchi e compagni da un passo dalla zona retrocessione ha contestato duramente l’allenatore Ballardini e il presidente Lotito.