Vittoria sul Milan in extremis della Juventus, Roma e Napoli senza sbavature, Lazio quarta forza, l’Inter non molla il terzo posto, tutte sconfitte le ultime della classifica
La vittoria della Juventus sul Milan è stata caratterizzata dalle polemiche. La capolista decide la gara all’ultimo respiro con un rigore, molto dubbio e contestato, che Dybala questa volta non sbaglia davanti a Donnarumma. La Juventus mette, con questi tre punti pesanti, le mani sullo scudetto, dopo avere rischiato di ridurre lo svantaggio a -6 sulla Roma. Il Milan era riuscito a fermare la capolista nel suo regno incontrastato dello Stadium e il secondo pari consecutivo avrebbe cambiato volto al campionato. L’episodio finale ha scatenato un putiferio e la rabbia dei milanisti, incapaci di accettare il risultato e protagonisti di comportamenti inaccettabili. La partita era stata intensa e con tante occasioni da gol e il Milan bravo a tenere testa alla Juventus, che nel secondo tempo ha dettato il gioco, trovando sulla sua strada uno strepitoso Donnarumma. I rossoneri ripiegano incautamente un po’ troppo nei minuti finali e quando la partita pare avviata inesorabilmente verso il pareggio, la Juventus provoca l’episodio che probabilmente ha deciso il campionato. Il prossimo passo della squadra di Allegri è la Champions League, dove è assolutamente vietato un calo di tensione per non sperperare la vittoria di Oporto, mentre il Milan dovrà aspettarsi pesanti squalifiche in un momento in cui si vede diminuire la possibilità di arrivare in Europa.
Hanno sperato che il Milan fermasse in parte la capolista per rientrare nella lotta scudetto, ma a Roma e Napoli resta la lotta per il secondo posto. Entrambe vincono le gare che le vedevano opposte alle candidate alla retrocessione Palermo e Crotone. La Roma segna tre gol e torna alla vittoria, dopo le tre sconfitte che hanno ridimensionato le sue ambizioni, congela la crisi e fa un’iniezione di morale. Segnali positivi per le imprese che la Roma ha davanti a sé, conto il Lione in Europa League e la Lazio in Coppa Italia. Spalletti ha stravolto molto la squadra e ha ricevuto risposte incoraggianti dai giocatori che appartengono alle seconde linee. Una tregua per la Roma dopo un periodo da incubo, non solo per i risultati, ma anche per le polemiche interne tra presidente e allenatore e il riaffiorare del caso Totti che ha rifiutato di entrare in campo per un mal di schiena, aggiungendo un’altra crepa al rapporto teso con Spalletti. Il Palermo si avvicina sempre più alla B sotto gli occhi del neo-presidente rosanero Baccaglini. Il Napoli non si è fatto trovare impreparato dopo la delusione, peraltro prese con sano realismo, dell’eliminazione in Champions League contro il Real Madrid. Non è stato un Napoli esaltante contro un dignitoso Crotone e l’andamento della gara è stato facilitato da due rigori concessi. Dal punto di vista psicologico la squadra di Sarri ha reagito bene e ha mantenuto la calma imponendo la sua superiorità solo alla distanza dopo un inizio a ritmi blandi. Ha funzionato male il turnover con Rog e Pavoletti mai all’altezza, ma sono stati decisivi ancora Insigne e Mertens. Il Napoli tiene viva la lotta per il secondo posto e la fiducia per ribaltare il risultato in Coppa Italia contro la Juventus. L’ennesima prova di carattere non basta al Crotone che non riesce a muovere la classifica e diminuisce le speranze salvezza.
Gara di grande personalità della Lazio che domina il Torino nel posticipo del lunedì. Sul piano del gioco i laziali sono superiori all’avversario che entra in partita (pareggiando) solo quando la Lazio rallenta i ritmi dopo il vantaggio del solito Immobile, che vince il duello con Belotti. La squadra di Inzaghi si complica la vita sciupando diverse occasioni e solo all’87’ una prodezza di Keita regala la vittoria, la quarta consecutiva, e continua a sognare l’Europa, forse anche nel torneo più prestigioso: il terzo posto del Napoli è a 4 punti. Il Torino ordinato e volitivo ha però sofferto il gioco della Lazio senza trovare contromisure e fa un passo indietro rispetto alle ultime due gare. Gara dopo gara sta nascendo l’Inter del futuro. I nerazzurri sono da applausi contro l’Atalanta, alla quale rifilano sette gol con una prestazione perfetta. L’ottimo lavoro di Pioli sta dando i suoi frutti: squadra equilibrata nei reparti, devastante in attacco e con grande personalità. Le basi per costruire una grande squadra ci sono tutte e la proprietà cinese società sembra disposta anche a investire molti milioni sul mercato con obiettivi di altissimo livello. Nel presente l’Inter crede ancora all’obiettivo terzo posto e la lezione di calcio inflitta all’Atalanta è un segnale forte alle avversarie, che non possono permettersi di abbassare la guardia. I bergamaschi escono ridimensionati da San Siro, dopo un ottimo avvio di gara equilibrato e su alti ritmi. Poi i 17’ da incubo dell’Atalanta che si è rilassata subendo la furia agonistica dell’Inter. Il protagonista assoluto è Icardi (tripletta) e centravanti vecchia maniera e sempre decisivo. Nota positiva anche la prova di Banega (tripletta) recuperato da Pioli. All’Atalanta trarrà le indicazioni positive dalla sconfitta, ma dovrà ripartire col piglio giusto per non rovinare una stagione esaltante.
Nelle altre gare, continua il momento positivo della Sampdoria (sette risultati utili consecutivi) che vince anche il derby di ritorno contro un Genoa che non esce dalla crisi. La vittoria sigillata dal gol di Muriel, giocatore gradito a molte squadre, è meritata per la Sampdoria che ha fatto prevalere alla distanza il maggiore tasso tecnico, che ha permesso di scardinare la tattica difensiva del Genoa. Con i tre punti la Sampdoria raggiunge i 41 punti che valgono la salvezza, mentre al Genoa resta solo l’obiettivo di finire il campionato con dignità. Il Bologna ritrova la vittoria e anche un po’ di serenità in questa travagliata stagione. Il gol di Destro è decisivo per battere il Sassuolo in una gara noiosa e senza emozioni e con la squadra di Di Francesco irriconoscibile e lontana parente di quella che faceva spettacolo e risultati nelle scorse stagioni. Chievo spettacolare contro l’Empoli: quattro gol e una lezione di calcio dai veneti ad un Empoli che ha fatto vedere i suoi limiti in tutti i reparti e rimane ancorato al quart’ultimo posto senza uscire dalla lotta retrocessione dopo la quinta sconfitta consecutiva. Il Chievo sale a 38 punti e si avvia verso l’ennesima salvezza che corrisponde al personale “scudetto” della società, la permanenza nella massima serie. Spacciato il Pescara di Zeman, rassegnato dopo la chiara sconfitta subita in casa dall’Udinese, quest’ultima ormai fuori dalla lotta retrocessione con 33 punti che permettono anche di scavalcare in classifica Sassuolo e Cagliari. I sardi hanno perso e buttato via un punto nei minuti di recupero a Firenze. La Fiorentina gioca come una squadra che ha poco da chiedere al campionato e che è presa di mira dai fischi del pubblico che contesta l’allenatore Sousa e il presidente Della Valle. L’Europa resta lontana e la Fiorentina si è tristemente arresa in un ambiente societario molto teso, nonostante la presentazione del progetto per il nuovo stadio.
G.S.
foto: Ansa