Luigi Di Maio accusa le Ong di trasportare criminali in Europa. Saviano: “Di Maio cerca i voti di chi vuole i migranti morti”
Mentre l’ultimo bollettino del 24 aprile scorso parla del recupero di sedici corpi senza vita di migranti, tra cui donne e bambini, nel Mar Egeo, davanti alle coste dell’isola greca di Lesbo, e di una donna incinta tratta in salvo mentre sono in corso le ricerche per trovare eventuali dispersi e altri sopravvissuti, la polemica aizzata da Di Maio non sembra ridimensionarsi.
Il pentastellato, infatti, fa accuse pesanti e ben precise rivolgendosi alle Organizzazioni non governative che hanno la colpa, secondo Di Maio, di trasportare criminali. “Le Ong sono accusate di un fatto gravissimo, sia dai rapporti Frontex che dalla magistratura, di essere in combutta con i trafficanti di uomini, con gli scafisti, e addirittura, in un caso e in un rapporto, di aver trasportato criminali” afferma senza mezzi termini Di Maio. “Vogliamo vederci chiaro, sapere chi le finanzia”. “Qui c’è la Procura siciliana e Frontex che accusano le Ong. Andremo fino in fondo e chiederemo al ministro dell’Interno Minniti di sapere tutto su questa vicenda, perché non può assolutamente essere lasciata così” aggiunge Luigi Di Maio in un’intervista a SkyTg24.
“Credo che la polemica politica sia scandalosa – dice ancora l’esponente M5S – perché qui abbiamo due rapporti Frontex che accusano le Ong di essere in combutta con gli scafisti, in uno c’è addirittura scritto che si sono usate navi delle Ong per trasportare criminali. Questo è un dato preoccupante, per questo vogliamo capire chi finanzia queste Ong (perché ricordiamoci che ‘Mare nostrum’ ci costava decine di milioni di euro, queste sono imbarcazioni private che si muovono in tutto il Mediterraneo) e se ci sia una regia su questo modo di trasportare i migranti dalle acque libiche direttamente sulle nostre coste e poi queste navi ritornano nelle acque maltesi”.
Per Di Maio occorre prima di tutto “stabilizzare la Libia e smetterla di continuare a bombardare Paesi che poi ci restituiscono flussi di migranti come quelli che stiamo subendo dalla Libia. Se si devono fare salvataggi in mare si devono fare con le regole d’ingaggio della nostra Marina e non con Ong che in questo caso sono accusate di essere dei veri e propri taxi del Mediterraneo”.
Non solo, poi si rivolge a chi invece fa finta “di non vedere il business dell’immigrazione” in modo particolare a Saviano e alla schiera di “ipocriti” che dicono che “in questo momento è inopportuno attaccarle”.
“Noi siamo molto preoccupati e quando sento Saviano o il Partito democratico scandalizzarsi per le mie parole penso a una serie di ipocriti, che in questi anni – conclude Di Maio – ha sempre finto di non vedere il business sull’immigrazione che c’era in Italia e infatti poi ci siamo ritrovati con ‘Mafia capitale'”.
Puntuale arriva la replica di Roberto Saviano su Facebook in cui scrive: “Luigi Di Maio mi accusa senza mezzi termini di essere corresponsabile, con il mio “buonismo”, dei crimini commessi sulla pelle dei migranti. Mi associa di fatto al Pd e al suo coinvolgimento in Mafia Capitale, perché di questo tratta Mafia Capitale: del business sui rifugiati, di cui mi sono occupato tra i primi attirando, inutile dirlo, l’ira del Pd. Se fossi uno di loro, un grillino o un piddino, lo querelerei. Ma non mi interessa la politica politicante, dunque non lo farò. Quello che è certo è che Di Maio, con il suo intransigente “cattivismo”, parla e compiace, in breve cerca i voti, di tutti quelli che i migranti li vorrebbero morti in fondo al mare. Come nel Cile di Pinochet (o era il Venezuela?)”, alludendo alla gaffe dell’esponente M5S che su Facebook collocò il regime del generale in Venezuela anziché in Cile.
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foto: Ansa