Con oltre il 70% dei voti l’ex Premier è rieletto segretario di partito. Grande affluenza alle urne
Renzi è di nuovo segretario del Pd. Lo ha deciso il 70% dei votanti che hanno scelto il ritorno dell’ex premier alla guida del partito. Una grande affluenza ai seggi dove si sono recati quasi 2 milioni di iscritti al partito e simpatizzanti che si sono espressi numerosi a favore di Matteo Renzi. “Ancora una volta tantissime persone hanno scelto di votare alle nostre primarie” ha detto Matteo Orfini che rivolgendosi agli altri partiti, soprattutto chi critica “provate a farle anche voi le primarie”. Date le lunghe code ai seggi, le operazioni di voto sono state prolungate oltre le 20. Tutti si sono congratulati con Renzi per il grandissimo risultato, a cominciare dagli sconfitti. Il governatore della Puglia Michele Emiliano ha subito chiamato l’ex premier per congratularsi: “Ho telefonato poco fa a Renzi per fargli le congratulazioni, ma il nostro risultato è stato straordinario. Prima la nostra mozione, Fronte Democratico, non aveva strutture organizzate di alcun tipo”.
Anche Andrea Orlando si è congratulato con Renzi per l’ampia vittoria: “Il risultato che esce dalle urne ci dà una vittoria molto ampia di Matteo Renzi, con il quale mi congratulo, gli ho fatto una telefonata augurandogli buon lavoro in una fase difficile partito e Paese”. Telefonate per la schiacciante vittoria anche da parte del Presidente del Consiglio Gentiloni mentre era in viaggio per la visita in Kuwait, mentre Dario Franceschini lo ha fatto pubblicamente con un post su twetter in cui ha scritto: “Grandissimo risultato per Matteo e per il Pd! Ora tutti insieme si può ripartire”.
Ha vinto tutto il Pd
Il neo eletto Matteo Renzi, dalla sede nazionale del Partito Democratico, ha commentato i dati che lo vedono trionfare con una larga vittoria, con oltre il 70% delle preferenze. “Oggi ha vinto tutto il Pd, quello che non si è vergognato delle cose che abbiamo fatto sino a ora” ha detto Matteo Renzi “un risultato impressionante, oltre ogni aspettativa”, e non ha dimenticato di ringraziare sia “Orlando che Emiliano” ovvero i suoi antagonisti “con un abbraccio affettuoso”, oltre a “Gentiloni e a tutto il governo”.
“Oggi non è una rivincita”, perché “con il Congresso si apre una pagina nuova, un nuovo inizio, non il secondo tempo della stessa partita”. “Il rapporto con il popolo segna la diversità del Pd da tutti gli altri – conclude -. La risposta al populismo è il popolo, rivolgersi al popolo, la democrazia, la possibilità di votare”. “Abbiamo fatto qualcosa di grande e affascinante, la possibilità di scegliere. Ora inizia una storia nuova”. Sulle note di Ligabue con ‘Ho fatto in tempo ad avere un futuro’, canzone scelta per accompagnare il suo primo discorso da rieletto segretario del Pd, dal palco montato sulla terrazza del Nazareno, Renzi annuncia il suo interesse nel rilanciare l’Italia: “Abbiamo il compito storico di non lasciare l’Italia nella palude” e rivolgendosi all’attuale premier Paolo Gentiloni assicura: “Lavoreremo insieme” e ringrazia anche “tutte le amiche e gli amici che lavorano al governo del paese”. “Noi vogliamo fare la grande coalizione ma con le donne e gli uomini, con i cittadini, non con dei presunti partiti che non rappresentano nemmeno se stessi”. “Noi dobbiamo avere il coraggio di dire che il rapporto con il popolo segna la diversità del Pd da tutti gli altri. L’alternativa al populismo non è il salotto, ma non avere paura del popolo, di fare le primarie”, ha detto Renzi richiamando tutti a “umiltà e responsabilità”. Per quanto riguarda l’Unione europea, il neo segretario sostiene fortemente il cambiamento: “Vogliamo cambiare l’Europa, lo diciamo con umiltà e responsabilità. Vogliamo proporre un cambiamento vero di regole del gioco. Come si fa a non volere un’Europa che cambi? L’Europa deve avere un’anima solida e solidale”.
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