L’annuncio del premier iracheno Abadi: al termine di una battaglia di 9 mesi
Il primo ministro iracheno, Haider al Abadi, ha proclamato la vittoria a Mosul “liberata”, al termine di una battaglia di quasi nove mesi contro i jihadisti dello Stato Islamico. Lo ha riferito il suo ufficio in un comunicato. Abadi “è arrivato nella città liberata di Mosul e si è congratulato con gli eroici combattenti e con il popolo iracheno per questa grande vittoria”, ha indicato il comunicato.
L’Isis aveva conquistato Mosul nel giugno 2014 prima di imperversare nel cuore dell’Iraq arabo sunnita e proclamare un califfato a cavallo tra l’Iraq e la Siria. Ha però perso terreno e territorio negli ultimi nove mesi, mentre le forze irachene stanno avanzando sulle loro ex roccaforti. I combattenti curdi peshmerga, i leader tribali arabo sunniti e i miliziani sciiti, sostenuti dai caccia della coalizione sotto comando americano e dai consulenti militari, sono stati coinvolti nella battaglia.
Dopo mesi di intensi combattimenti che hanno imperversato in città, le raffiche delle armi sono più sporadiche. Gli aerei della coalizione ancora sorvolano la città, anche se c’è una pausa nei bombardamenti.
Solo a giugno i jihadisti dello Stato islamico avevano fatto saltare in aria la storica moschea Al-Nuri di Mosul, dove Abu Bakr al Baghdadi proclamò la nascita del califfato il 29 giugno 2014, e il minareto Al-Hadba.
La distruzione della moschea al-Nuri e del minareto Al-Hadba di Mosul è “una dichiarazione ufficiale di sconfitta” da parte dei jihadisti dello Stato islamico dopo otto mesi di battaglia. È quanto aveva detto il premier iracheno Haider al-Abadi, condannando la distruzione dei due siti simbolo della seconda città del Paese.
Adnkronos
foto: Ansa