Collaborazioni d’eccezione per il diciannovesimo album in studio del batterista dei Beatles
A distanza di 50 anni da ‘All you need is love’, Ringo Starr torna a parlare d’amore con ‘Give more love’, un disco semplice e fuori dal tempo, carico di nostalgia, impreziosito da ospiti eccellenti e da continui omaggi al rock anni ’50 e al country, che vede Ringo cantare nel suo modo stralunato da personaggio dei fumetti e, come sempre, rassicurante e positivo. Il nuovo lavoro del pacifista Ringo contiene 10 brani inediti e come bonus track 4 re-interpretazioni dei suoi grandi classici, il tutto in pieno stile Ringo per 52 minuti di musica assolutamente piacevoli. Moltissimi i riferimenti all’amore universale di cui ha bisogno il mondo, enunciati in uno stile rock prevalentemente chitarristico nonostante il quale sono pur sempre rintracciabili ed evidenti le più classiche atmosfere beatlesiane. Il titolo dell’album è stato spiegato dallo stesso batterista come incitazione a dare di più: più amore, considerato che dopo anni passati a cercare di far passare la parola d’ordine “love” come collante per la gente che abita il pianeta Terra, purtroppo il bersaglio non è stato centrato. Per questo l’eterno hippy insiste con il suo messaggio di pace amore e libertà sempre trasmesso attraverso il rock’n’roll e condiviso con il mondo intero.
Per il suo nuovo album da solista, prodotto nello studio di casa sua, il batterista dei Beatles si è avvalso di collaborazioni di alto livello: tanti infatti gli amici che hanno partecipato, da Steve Lukather, chitarrista dei Toto, a Paul McCartney, da Joe Walsh, chitarrista degli Eagles, a Edgar Winter, da Peter Frampton a Don Was, da Dave Stewart a Jeff Lynne. Già annunciata da un tweet lo scorso febbraio, la collaborazione con McCartney è forse una delle più care all’artista: “Quando siamo insieme è un bene perché trascorriamo in modo molto intenso molte ore, un sacco di tempo pieno d’affetto. Per me è un incredibile essere umano, oltre ad essere un incredibile bassista”. Paul McCartney suona il basso in ‘We’re on the road again’, un testo che racconta la favola della vita di una band tra studio e tour (“Viaggeremo sulla highway per suonare per te”) e in ‘Show me the way’; con Dave Stewart Ringo ha invece collaborato per la scrittura del brano ‘So wrong for so long’.
Nell’album si alternano momenti di incoraggiante ottimismo (“Qualcuno deve alzarsi ed andare a vivere la tua vita, e quello sei tu” in Standing Still) ed altri di pura malinconia, come nella prima strofa di Laughable, pura commedia: “Stamattina mi sentivo bene poi ho accesso la radio e ho capito che tutto è cambiato. Forse dovrei tornare a letto e sbarrare la porta. Ci sarebbe da ridere se non fosse triste”. A ottobre Ringo porterà le canzoni del nuovo album in tour negli Stati Uniti, dopo otto date consecutive in un casinò di Las Vegas. “Non ho alcuna intenzione di ritirarmi. Non avrebbe alcun senso per me. Continuerò finché riuscirò a reggere in mano le bacchette per suonare la mia batteria”.
foto:Ansa