A sostituirlo ‘Machpoint’, il controllo gestuale
Le lotte a suon di telecomando per stabilire cosa guardare in tv sono ormai sul punto di diventare un lontano ricordo legato al mondo passato della tv, al pari del buon vecchio carosello o delle signorine buonasera, o del vecchio mangianastri o dei datati walkman in tema di strumenti ormai obsoleti…Scienza e tecnologia fanno passi da giganti e molto presto per fare zapping basterà semplicemente un movimento circolare delle mani.
E se state guardando la tv comodamente abbandonati sul divano con le mani occupate magari da una capiente ciotola di pop corn o da un buon bicchiere di birra in una e un panino nell’altra niente paura: la tv si potrà cambiare anche con le mani impegnate, basterà semplicemente muovere la testa o in alternativa il bicchiere o qualsiasi altro oggetto si tenga in mano.
Tutto ciò grazie ad una nuova tecnologia messa a punto nell’Università britannica di Lancaster, la Lancaster University School of Computing and Communications, e presentata da Christopher Clarke nel trentesimo simposio annuale sui software e la tecnologia per le interfacce, Uist 2017, tenutosi in Québec, Canada.
In uno studio pubblicato nel settembre scorso, dal titolo ‘Remote Control by Body Movement in Synchrony with Orbiting Widgets: an Evaluation of TraceMatch’, Clarke e i suoi collaboratori, tra i quali anche l’italiano Alessio Bellino, hanno elaborato una nuova tecnica che associa input a semplici movimenti: un articolo sul sito ufficiale dell’Università l’ha definita un ‘metodo di accoppiamento spaziale spontaneo del movimento del corpo per il puntamento touchless’, sviluppato principalmente per l’utilizzo nelle interazioni con i display.
‘Machpoint’, questo il nome della nuova tecnologia, richiede solo una webcam da posizionare sullo schermo televisivo (o internamente ad altri supporti come ad esempio i tablet) che riprende e registra i movimenti dello spettatore ed è capace di ‘leggere’ i vari movimenti circolari che vengono effettuati davanti ad essa.
Questa modalità permette di utilizzare come input il movimento circolare di una parte del corpo o di un qualsiasi oggetto, associandolo inizialmente ad un comando del dispositivo (attraverso un movimento rotatorio) e, successivamente, consentendo di modificarne le impostazioni. Così si potrà cambiare canale, modificare il volume o aprire la tendina del menù con semplici mosse, grazie a delle icone sullo schermo e senza bisogno che l’apparecchio televisivo debba riconoscere qualcosa di specifico: basterà l’associazione iniziale.
Non servirà imparare alcun gesto, perché quando si selezionerà un comando apparirà un cursore che andrà spostato in una direzione, piuttosto che in un’altra, per completare l’azione. La tecnologia, a differenza di quelle già esistenti, non cerca una particolare parte del corpo ma si basa su movimenti orbitali, da qualunque fonte questi provengano, permettendo così un approccio semplice anche da parte dell’utente più indaffarato: circostanza, questa, che rappresenta il punto di svolta della ricerca. La tecnologia in esame potrà essere utilizzata anche su schermi di tablet e computer. I ricercatori ritengono che Matchpoint sia anche adatta per l’utilizzo come strumento di accessibilità per le persone che non sono in grado di utilizzare i puntatori tradizionali, come telecomandi, mouse e tastiere.