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22 November 2024
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STORIE di Gianni Farina

In ricordo di Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore

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Il mio intervento in parlamento sull’accordo Francia-Monaco-Italia per la protezione del mare

In gioventù non ho mai avuto una particolare attrazione per il mare. D’altronde, povero valligiano della Valtellina, ho trascorso la gioventù guardando alle mie montagne e sognando, un giorno, di poter scoprire cosa mai ci fosse al di là della vetta del Disgrazia e dell’Adamello.

Ancora oggi, quando mi sento particolarmente triste e solo, ritorno a Caiolo, infilo gli  scarponi, carico il vecchio zaino di un po’ di vettovaglie e salgo verso il pizzo Pidocchio per poter volgere lo sguardo a sud oltre le brume della grande pianura.

Fu Ernest  Hemingway ad aprirmi gli occhi.

Il vecchio e il mare: un dono divino.

Come si possa scrivere un romanzo con un vecchio dalla lunga barba – almeno così io lo immaginavo – solo su una barchetta cullata dall’onda dell’oceano e il suo mare, è un mistero a cui hanno accesso  visionari che sanno andare oltre l’orizzonte dei loro sogni verso  un infinito  di cui odono il soffio e  la magia del suono.

Lo vedo, il vecchio, accarezzare quel misero e incauto pesciolino attratto dall’accattivante serenella dell’amo.

Lo guarda gli parla osservandolo per scoprire, chissà, un  sentimento di paura e terrore comune a chi è  rapito da un alieno di un  mondo sconosciuto e nemico.

La mano che trema al pensiero di farle ancora del male staccando il suo corpicino dal morso fatale.

Eppure, il piccolo già era sfuggito più volte alle insidie nascoste nel profondo del suo universo in cui vagò libero sino a quando l’umano cattivo lo agganciò all’uncino d’acciaio.

Il vecchio lo osserva: uno sguardo, un sorriso, lo lancia lontano verso la sua libertà.

Anche tu, Angelo Vassallo, sindaco di un villaggio che ha udito il rombo del cannone, le grida e i canti degli insorti in onore al tricolore,  veleggiavi libero  al largo verso sud a scoprire lo scoglio di Sapri  ove approdarono i trecento sospinti dal vento di una nuova libertà e trovarono il nulla se non la fine di un sogno: la vita.

Oppure aprivi le vele all’abbraccio dell’amico scirocco per puntare a nord verso le isole incantate di Ischia e di Capri.

Fu lì che scopristi il malvagio intento a lordare di fango nerastro e melmoso il limpido azzurro del mare.

Tu accorresti in suo aiuto.

Per ciò fosti abbattuto all’alba in un giorno qualunque mentre osservavi la schiuma dell’onda per capire se il giorno era adatto alla  nuova, quotidiana avventura: veleggiare libero  carpendo i suoni che arrivano dall’abisso del fondo marino.

Giuliano Vassallo, Sindaco pescatore, è morto per aver combattuto la solitaria battaglia contro i malvagi.

Come relatore in parlamento dell’accordo Ramoge (St. Raphael-Monaco-Genova) per la protezione marina e costiera del mediterraneo (mar ligure e costa azzurra) ho inteso ricordare l’eroico sindaco che si batté e morì per una grande causa e a cui aggiungo l’appello appassionato della Fondazione Vassallo che si batte per un anelito di verità e giustizia.

   Omicidio Angelo Vassallo.

La Fondazione Vassallo richiede l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta

A sette anni dall’omicidio del Sindaco Pescatore chiediamo che anche la politica si interessi al caso, non a parole ma con fatti concreti, pertanto chiediamo che sia costituita una “Commissione parlamentare d’Inchiesta” relativa all’uccisione di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, avvenuta il 05 settembre del 2010.

La Commissione dovrà ricercare e valutare eventuali richieste di aiuto alla politica da parte di Angelo Vassallo avvenute nel corso dell’anno 2010 e valutare il comportamento della politica locale e nazionale partendo dall’anno della sua uccisione fino ad oggi.

Riteniamo che alcune affermazioni, atteggiamenti e comportamenti durante questi anni non siano stati opportuni e consoni alla gravità del caso.

La valutazione non è soltanto di carattere politico-morale ma potrebbe avere anche risvolti legali, in quanto le affermazioni, gli atteggiamenti ed i comportamenti nei confronti del sindaco Pescatore sono stati oltraggiosi perché rivolti ad offendere e a cancellare la sua figura di uomo dello Stato.

Sarà l’occasione giusta per dare delle risposte ai cittadini che da anni aspettano, perché quando viene ucciso il Sindaco viene ucciso lo Stato.

Chiediamo rapidità nell’azione, consapevoli che l’istituzione di una Commissione non potrà avvenire prima di maggio 2018, però ci teniamo a precisare che dopo tale scadenza ci avvarremo della facoltà di agire presso la Corte Suprema dei Diritti dell’Uomo.

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