“Liberi e uguali” è la nuova lista di sinistra che si offre come alternativa per riaccendere la speranza!
Da tempo si attendeva la scesa in campo di Pietro Grasso e finalmente è arrivato il momento. Accolto da un grande applauso all’Atlantico, Grasso ha avuto modo di parlare del suo addio al Partito democratico spiegando che si è trattata di una scelta che “ha fatto rumore. Ho ricevuto tante telefonate. Mi hanno offerto seggi sicuri, mi hanno consigliato di star fremo un giro, mi hanno chiesto di far la riserva della Repubblica. Mi dispiace questi calcoli non fanno per me”.
Ciò che per il magistrato è importante è proporre un’alternativa a chi non si sente attualmente rappresentato, dunque “offrire una nuova casa, difendere principi e valori che rischiano di perdersi, su lavoro, scuola, diritti e doveri. Tasse più giuste e progressive, una vera parità di genere. Per tutto questo io ci sono”, afferma Grasso. “Fare politica è un onore, non una vergogna – continua l’ex magistrato – C’è in gioco il futuro dell’Italia e questa è la nostra sfida: battersi perché tutti, nessuno escluso siano liberi e uguali, liberi e uguali”. È in questo modo che il presidente del Senato Pietro Grasso, chiudendo l’assemblea unitaria della sinistra, cita per la prima volta il nome del nuovo soggetto: “liberi e uguali”. “Il nostro è un progetto più grande di come finora lo hanno raccontato e se ne accorgeranno presto. Non facciamo scoraggiare di chi parla di rischi di sistema, favori ai populismi, voto utile. L’unico voto utile è chi costruisce speranze portando in Parlamento i bisogni e le richieste della metà d’Italia che non vota”. Grasso non è solo in questa nuova avventura, ma altri ancora si uniranno: “Ho scelto ottimi compagni di viaggio, ma tanti altri arriveranno.
Il nostro progetto è aperto e accogliente”, ha detto il presidente del Senato. “Costruiremo una nuova alleanza tra cittadinanza attiva, sindacati, forze intermedie”. La sala dell’Atlantico Live a Roma è strapiena, e sono davvero in tanti ad alternarsi sul palco, da Roberto Speranza di Mdp e Nicola Fratoiani di Sinistra Italiana e Pippo Civati di Possibile. “Altri – dice Pippo Civati rivolgendosi a Pisapia – stanno allestendo coalizioni da incubo, in cui c’è dentro tutto: Minniti con Bonino, Merkel con no euro. Noi saremo rigorosi”. “C’era chi diceva ‘mai con Alfano’, patrimoniale, ius soli. E allora perché poi va con Alfano, con chi non vuole lo ius soli, con chi quando nomini la patrimoniale gli viene un colpo? Il mio appello è: Giuliano, dove campo vai?”, aggiunge parlando a Giuliano Pisapia. E per quanto riguarda Renzi e Berlusconi “sono facce della stessa medaglia, sono l’uno il Crozza dell’altro. Le cose che Berlusconi promette, Renzi le realizza…” aggiunge Civati. “Il nostro progetto non è solo mettere insieme la sinistra, che è un’impresa titanica mai riuscita, ma cambiare l’Italia”. Il punto di arrivo, spiega, di “un processo lungo e non scontato”. “Mi piace pensare che oltre a libertà e uguaglianza ci sia anche una fratellanza tra noi, un comune sentire” conclude il leader di Possibile. In platea anche Massimo D’Alema e Pier Luigi Bersani, che sottolinea: “La sinistra ci dev’essere. Per combattere la destra regressiva bisogna rimettere nel campo le forze di sinistra e del centrosinistra che sono nel bosco. È stata sottovalutata questa destra. Bisogna tenere in alto la bandiera dei nostri valori contro le destre regressive”.
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