Facili vittorie per Napoli e Juventus, scivola la Lazio, riparte la Roma e l’Inter resta in crisi, in Europa League bene l’Atalanta,
mentre le altre pareggiano, nella zona salvezza muovono la classifica Cagliari, Genoa e Crotone
Al vertice nulla di nuovo. Il duello testa a testa continua. La Juventus prima aveva rifilato sette gol al Sassuolo e poi il Napoli a Benevento ha risposto vincendo con un risultato meno consistente e riprendendosi la vetta. Fare bottino pieno sul campo dell’ultima in classifica era doveroso e il Napoli non ha fallito. Un gol per tempo e il controllo senza affanni della gara sono bastati per avere ragione di un Benevento generoso e coraggioso, ma niente più. Troppa la differenza tecnica tra le due squadre. Il Benevento resiste un quarto d’ora poi il Napoli colpisce la traversa e da lì cambia l’inerzia della sfida: Benevento chiuso nella propria metà campo e il Napoli che domina. Tutto facile per la squadra di Sarri, che ha avuto il merito di mantenere alta la concentrazione per tutto l’incontro. Si erano perse le tracce di una Juventus in vena realizzativa e Allegri era stato criticato per badare solo al risultato. Nella goleada c’è molto merito della Juventus che ha indirizzato la gara dopo appena otto minuti, ma anche i demeriti del Sassuolo, mai entrato in gara, ha giocato a testa bassa e si è rassegnato troppo presto. Non sono segnali positivi per una squadra coinvolta nella lotta salvezza. Nelle ultime gare con vittorie risicate, alla Juventus sono mancati coraggio e aggressività soprattutto in attacco, ora tutto ricompensato contro il Sassuolo. Indicazioni positive per Allegri in vista della Champions League sono la crescita di Higuain (tripletta, anche se non decisiva) e la difesa che anche con il Sassuolo non ha preso gol. Filo da torcere dà gli infortuni di Dybala e Matuidi difficilmente in campo col Tottenham, ma la bravura di Allegri sta nell’attrezzare la sua squadra per affrontare le gare che contano.
La Lazio spreca una grande occasione di staccare l’Inter e rafforzare il terzo posto. La squadra di Inzaghi è stata sorpresa da un Genoa che ha giocato una gara tatticamente e ha avuto il coraggio di cercare la vittoria, ottenendola al 92’. La Lazio ha giocato bene solo a sprazzi e non è stata capace di sfondare sulle fasce per servire Immobile. Bravo Ballardini che ha capito le difficoltà della Lazio e ha varato un modulo offensivo che ha regalato tre punti pesanti, mentre i laziali hanno deluso sul piano della prova collettiva. Il quarto posto sembra una questione tra Inter e Roma, nell’ultimo turno ancora in difficoltà. La squadra di Spalletti è svanita e non vince a più di due mesi. La situazione è imbarazzante e Spalletti non riesce a motivare la sua squadra, irriconoscibile negli uomini di punta, che continua a regredire nel gioco e in classifica e affiorano malumori nel gruppo e nei tifosi che fischiano quando mancano i risultati. E qui non c’entra il calciomercato di gennaio che non ha portato il fuoriclasse, ma in una situazione psicologica inaspettatamente complicate. Complimenti ad un emozionato Zenga acclamato dai suoi ex tifosi, che al Crotone ha dato un’identità di gioco e tanta determinazione. Riparte invece la Roma che ha stentato sul campo del Verona (penultimo), ma ha strappato con la vittoria con un gol di Under e soffrendo fino alla fine anche per l’inferiorità numerica, ma si avvicina all’Inter. Di Francesco ha cambiato modulo, ma la sua squadra non è ancora uscita dalla crisi e dal problema dei suoi attaccanti che continuano a segnare poco per l’imprecisione. Progressi invece sull’equilibro della squadra che ha permesso di gestire il vantaggio, anche perché il Verona, in emergenza, ha giocato peggio e malissimo quando era in superiorità numerica.
La lotta per l’Europa League nel 23esimo turno premia l’Atlanta, mentre le altre pareggiano tutte. Meritato il successo dei bergamaschi che hanno dominato il Chievo, tenuto in gara dal suo portiere Sorrentino. Il gol vittoria è del giovane difensore Gianluca Mancini e permette alla squadra di Gasperini di tornare al successo casalingo e tenersi in corsa per l’Europa League. Atalanta brava anche a difendere il vantaggio quando il Chievo ha provato a pareggiare, ma il pari non arriva e i veneti non escono dalla zona retrocessione. Il Milan rallenta e a Udine deve accontentarsi del pari, peraltro giusto. La prestazione della squadra di Gattuso è stata però molto positiva, ma è riuscito a chiudere la gara e l’espulsione di Calabria è stata decisiva per gli equilibri. Il Milan è migliorato nel gioco comandando a lungo la gara, nella mentalità (ha provato ugualmente a vincere dopo il pari) e nella fase difensiva con tanta grinta e determinazione. Non funziona invece il centro del tridente nel quale sia Andrè Silva sia Kalinic stentano, nonostante l’impegno e Cutrone in panchina lascia perplessi. L’Udinese di Oddo si conferma squadra concreta e ben equilibrata che dopo il nono risultato utile consecutivo si ritaglia un posto nella lotta all’Europa League. Prova a rientrare anche la Fiorentina che si lascia alle spalle la brutta sconfitta contro il Verona e vince sul campo del Bologna, che alterna buone a opache prestazioni, senza riuscire a fare il salto di qualità. Giusto il pareggio tra Sampdoria e Torino che lascia entrambe le squadre in corso per un posto in Europa. È stata una sfida dalle molte occasioni da gol, che nessuna delle due è riuscita a decidere in proprio favore. In zona retrocessione pesante, meritata vittoria del Cagliari nella sfida salvezza contro la Spala. I sardi tornano alla vittoria casalinga con un 2-0 che permette di aumentare a +7 il vantaggio sul terz’ultimo posto occupato proprio dalla Spal.
G.S.
foto: Ansa