Al secondo posto ancora il Canada. Italia solo quindicesima
La classifica U.S. News & World Report Best Countries 2018, presentata al World Economic Forum di Davos e pubblicata sulla rivista U. S. News & World Report, ha visto primeggiare ancora una volta la Svizzera, che rimane salda al primo posto con il titolo di migliore Paese al mondo in cui vivere. Ottima qualità della vita, sicurezza, benessere, ricchezza, economia stabile, tranquillità e puntualità, ma anche bellissimi paesaggi e natura incontaminata fanno di questo piccolo Paese il luogo migliore in cui vivere. A seguire in classifica il Canada, al secondo posto per il terzo anno consecutivo; subito dopo Germania, Regno Unito e Giappone. Nella top ten anche Svezia, Australia, Stati Uniti, Francia e Olanda.
Meglio dell’Italia, quindicesima nella classifica generale, anche Danimarca, Norvegia, Finlandia e Nuova Zelanda. Sedicesimo posto per Singapore, seguito da Austria, Lussemburgo, Spagna e Cina che completano la top 20. Ultimi in assoluto la Serbia, l’Angola e l’Algeria. Il Best Countries ha preso in considerazione diversi fattori come l’influenza economica, culturale, la politica fiscale, l’accesso a scuole e sanità, l’affidabilità delle istituzioni, l’apertura al business e la qualità della vita.
Al sondaggio hanno preso parte 21000 persone di 80 diversi paesi che rappresentano il 95% del Pil mondiale. Per la sola qualità della vita è il Canada ad accaparrarsi il primo posto con punteggi alti anche per le sue meraviglie naturali e i suoi bellissimi panorami, così come per il suo clima gradevole.
Non è la prima volta che il Canada si è distingue in maniera positiva. Nel 2017 è stato classificato anche come miglior destinazione di viaggio del mondo. Al secondo posto per qualità della vita la Danimarca, seguita da Svezia, Norvegia, Australia e Svizzera. Nella top 10 spiccano anche Finlandia, Olanda, Nuova Zelanda e Germania, al 10° posto. In questa classifica l’Italia è ventiduesima, come nel 2017, dopo Austria, Lussemburgo, Regno Unito, Giappone, Irlanda, Francia, Stati Uniti, Singapore, Spagna, Portogallo e Cina. Per l’Italia un peggioramento importante rispetto al 2016, anno in cui aveva ottenuto la diciottesima posizione.
Nonostante non abbia rivali per quanto riguarda l’influenza culturale e il patrimonio artistico, il Belpaese non riesce a spiccare negli altri indicatori: è infatti primo per influenza culturale e per il patrimonio di arti e tradizioni e ha un buon piazzamento anche nella classifica dei ‘migliori Paesi da visitare’ (seconda dopo il Brasile) e ‘miglior paese per viaggiare da soli’ (ancora seconda dopo Madrid), ma le cose si complicano quando vengono presi in considerazione parametri come l’apertura agli affari, la trasparenza della Pubblica amministrazione, la mancanza di ‘potenze mondiali’, 17esima in quella dei ‘migliori Paesi in cui crescere i figli’, 19esima sotto il profilo della parità di genere.
“Se l’Italia può essere considerata una destinazione turistica ideale, la vita nel Paese è più complicata. L’Italia è costantemente tormentata dalla criminalità organizzata e dalla corruzione. Il rallentamento della crescita economica e l’alta disoccupazione giovanile e femminile rimangono grandi preoccupazioni”, hanno commentato i curatori della classifica.