Laura Boldrini chiede lo scioglimento di partiti e organizzazioni neofasciste in Italia. Meloni: “nel terzo millennio la Boldrini perde tempo con queste ‘idiozie sul fascismo’”
Il Fascismo sembra essere ritornato di moda, almeno come offesa. Gli ultimi episodi di cronaca, infatti, alimentati dalla tensione politica delle elezioni hanno fatto in modo che almeno la parola “fascista” tornasse vistosamente in uso come insulto nei confronti di chi esibisse la propria tendenza alla destra politica. Ma ha senso parlare ancora di “Fascismo”? Per molti delle personalità additate come “fascisti” è un termine anacronistico che appartiene al passato.
“Che sotto Benito Mussolini si siano fatte tante cose e si sia introdotto il sistema delle pensioni è negare l’evidenza – ha detto il leader della Lega Matteo Salvini – come mi sembra negare l’evidenza che le paludi siano state bonificate”. “Poi, evidentemente, ci sono state le leggi razziali, che sono state quanto di più folle”, ha poi chiosato quasi contraddicendosi con tutta la sua campagna elettorale incentrata soprattutto sulla questione migrazione. A parlare di fascismo e accuse di fascismo è Giorgia Meloni, impegnata nel suo botta e risposta con gli utenti della rete che – in dialetto romanesco “per facilitare la comprensione” – la accusano di “rincore l’amico tuo Salvini su chi è più fascio dell’artro”.
Giorgia Meloni dopo il video-appello di Laura Boldrini contro le formazioni neofasciste, ha lanciato lo slogan: “Radical chic in miniera” e da quel momento la rete si è scatenata. Nel video la presidente della Camera Laura Boldrini afferma che “è vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista” e torna a chiedere lo scioglimento di partiti e organizzazioni neofasciste in Italia.
Ma Giorgia Meloni non ci sta e risponde con un altro video dove si chiede (anzi una fantomatica nonna Maria, pensionata sociale chiede) se nel terzo millennio la Boldrini perde tempo con queste ‘idiozie sul fascismo’.
“Vergognati, ‘idiozie sul fascismo’“, scrive un altro, citando una frase apparsa nel video della Meloni, “Zio Benito è finito a testa in giù, ma ricordati che la storia si ripete”, prosegue l’utente, accusando la leader di ‘Fratelli d’Italia di “fomentare l’odio” del popolo. “‘Ricordati che la storia si ripete'”, ribadisce lei, “voi minacciate di morte e la fascista sarei io? Divertente soprattutto la parte dove mi accusi di “seminare odio”, giusto qualche passaggio dopo le tue amorevoli parole a proposito di impiccagioni in piazza”, conclude Giorgia Meloni. Si inserisce sul dibattito Camilleri che, intervistato a Carta Bianca e riferendosi ad un fatto di cronaca di qualche tempo fa, afferma che “ragazzi che interrompono una riunione di gente che sta lavorando per l’accoglienza. Non è una ragazzata, ma un atto di prepotenza fascista. Il Fascismo va fermato a tempo. Il Fascismo è un vacillo mutante, può tornare. La strategia della paura fa il suo effetto, ogni giorno, il momento è molto pericoloso. C’è una voglia di fascismo in tutta Europa e bisogna stare molto attenti”.
A rispondere è Matteo Salvini dal palco della manifestazione della Lega in piazza Duomo a Milano e lo fa citando uno scrittore del passato, Pier Paolo Pasolini.
“A chi fa il processo ai fantasmi del passato dico ‘Mi chiedo se questo antifascismo rabbioso sfogato nelle piazze a fascismo finito non sia in fondo arma di distrazione che la classe dominate usa su studenti e lavoratori per veicolare il dissenso’. Pier Paolo Pasolini 1973”.
foto: Ansa