Scelti i presidenti della Camera e del Senato, adesso si attende il Governo
L’accordo è arrivato e Centrodestra e M5s hanno diviso il bottino. La decisione dei presidenti di Senato e Camera è giunta nella mattinata dello scorso sabato e vede Roberto Fico (M5s) alla Camera, e Elisabetta Casellati (Fi) al Senato. Alla fine dunque il MoVimento ha dovuto “cedere” agli accordi con chi ha contrastato per anni.
“Ho fatto opposizione a Berlusconi come pochi in questi anni. Ciononostante se Salvini propone un nome di Forza Italia è un problema suo. Noi non votiamo impresentabili e condannati (come Romani) come abbiamo sempre detto” ha scritto Alessandro Di Battista in un post su Facebook. “La verità è una: queste elezioni le ha stravinte il Movimento 5 Stelle e le ha vinte la Lega. Quindi è giusto per le cariche istituzionali (che nulla hanno a che fare con il governo del Paese) muoverci dentro questo schema”.
È per questo che alla fine anche il più combattuto diventa il migliore degli alleati, così al Senato va Elisabetta Casellati, una berlusconiana convinta. Elisabetta Casellani che è anche la prima donna ad essere eletta alla presidenza del Senato ed alle donne, con le quali ha detto di volere “condividere con tutte le donne l’onore e la responsabilità”, si riferisce nel suo primo commento dopo l’elezione.
“Sono molto felice di questo accordo per il bene del Paese. Noi guardiamo agli interessi degli italiani con responsabilità” è il primo commento di Silvio Berlusconi dopo l’elezione della Casellani, lasciando intendere una decisione assolutamente convinta e condivisa.
Ma le cose non sono andate così lisce come hanno lasciato intendere, anzi sembra che ci sia stato un po’ di movimento attorno a questa decisione sofferta. I nomi più vociferati prima della decisione di sabato mattina erano Paolo Romani da parte di Berlusconi e Anna Maria Bernini da parte di Salvini. Dopo il veto da parte del M5s sulla candidatura di Romani, è iniziato un braccio di ferro tra i due leader del centrodestra che si è risolto con il nome della Casellani. Anche il MoVimento ha dovuto annunciare, nella stessa mattinata di sabato, il proprio cambio di candidato da Fraccaro a Fico, anche se non sono stati specificati i motivi di questa decisione. E la sua elezione alla presidenza della Camera ha fatto un po’ tribolare i grillini: Fico ha ottenuto 422 voti rispetto ai 480 di cui dispongono M5s, Lega, Fi e Fdi e solamente alla seconda votazione. Più tranquilla, invece per Casellati che ha incassato 240 voti facendo il pieno di quelli potenziali. Nello stesso pomeriggio, il premier Paolo Gentiloni è salito al Quirinale per dare le dimissioni, come è prassi a inizio legislatura.
Adesso rimane lo scoglio più duro che riguarda il Governo. Entrambi i leader dei gruppi che hanno ricevuto più preferenze rivendicano il Governo. Salvini è attivissimo come sempre sui social dove scrive: “Nel rispetto di tutti il prossimo premier non potrà che essere indicato dal centrodestra, la coalizione che ha preso più voti e che ha dimostrato compattezza, intelligenza e rispetto degli elettori”. Ma la partita è ancora ben aperta e anche se il giudizio del garante Grillo su il leader della Lega è di colpo cambiato diventando “uno che quando dice una cosa la mantiene, che è una cosa rara”, per il Governo però ci penserà il presidente della Repubblica che “darà un incarico”. Ma poi conclude: “Certo che decide Di Maio. Scherzate? È uno statista”. Dopo Pasqua, martedì 3 aprile, inizieranno le consultazioni, Mattarella dovrà affrontare i colloqui per scegliere il nuovo premier.
foto: Ansa