“Serve rispetto per la diversità”
Per Angela Merkel l’Unione europea è la prova che la pace e la convivenza pacifica sono possibili, ma “la pace non è pensabile senza la giustizia, la pace non è una cosa data” e va coltivata, anche con il rispetto della “diversità e della molteplicità”. Questa la riflessione della cancelliera Angela Merkel nel suo discorso ad Assisi, dove lo scorso fine settimana ha ricevuto la Lampada della Pace di San Francesco.
“In questo l’Unione europea è un esempio, l’Italia è uno dei Paesi fondatori e questo è il luogo giusto per ricordarlo. Se guardiamo la storia del nostro continente comprendiamo quale fortuna abbiamo oggi”, ha detto Merkel, ricordando la Guerra dei trent’anni e quanto sia servito per pacificare il nostro continente. “Credo che la pace sia il vero tema, un tema che ci dice molto dell’Europa, che dalla Westfalia all’Umbria si mostra nella sua molteplicità. Il suo sapere accettare e accogliere è una ricerca della convivenza nella diversità, non è semplicemente accogliere, ma è accettare la molteplicità e la diversità nel rispetto. E nonostante questa molteplicità noi possiamo farlo anche grazie alla nostra storia, alle nostre radici cristiani”.
La cancelliera, che ha ricevuto il testimone della Lampada della Pace dal presidente colombiano Juan Manuel Santos, ha ricordato il pensiero di Jacques Delors che diceva “se non riusciamo a dare un’anima una spiritualità all’Europa allora avremo perso” . E ha ricordato Alcide De Gasperi, Robert Schuman e Konrad Adenauer, i padri del progetto europeo convinti che “dopo le guerre mondiali era possibile una pace in Europa nella collaborazione e l’unità”.
“Noi abbiamo avuto lezioni tristi, le guerre nei Balcani, il massacro di Srebrenica, le diffuse violazioni dei diritti, e tutte quelle vittime ci ammoniscono, ci dicono quanto la pace sia fragile e serva un continuo rinnovato impegno”, ha affermato Merkel, aggiungendo che “l’Europa neppure oggi vive in pace” in riferimento alla Crimea e al conflitto nel Sud-est ucraino.
Askanews
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