Il governo spagnolo del socialista Pedro Sanchez, il più ‘rosa’ che la Spagna abbia mai conosciuto e con un marcato carattere europeo, ha giurato davanti al re Filippo VI. La squadra dell’esecutivo è composta da 11 ministri donne – di cui alcune in posizioni chiave (Economia, Finanza, Difesa, Giustizia) – e sei uomini, senza contare il premier Sanchez.
Sanchez, 46 anni, entrato in carica la scorsa settimana dopo la mozione di censura e la sfiducia al primo ministro Mariano Rajoy, ha voluto al suo fianco per il ruolo di vicepremier Carmen Calvo, già ministra della Cultura con Luis Zapatero e che ora si occuperà di Uguaglianza. In ‘rosa’ anche i ministeri del Lavoro, che va all’esperta di pensioni Magdalena Valerio, e quello dell’Economia, assegnato alla tecnica Nadia Calvino, un profilo e “rassicurante” e “professionale”, secondo la stampa spagnola, che mostra l’impegno del nuovo governo con l’Europa. Alla Giustizia ci sarà invece Dolores Delgado, specializzata nella lotta contro il terrorismo. Alle Finanze Maria Jesus Montero, mentre Margarita Robles siederà alla Difesa; all’Educazione ci sarà Isabel Celaá, alla Sanità Carmen Monton e all’Ambiente Teresa Ribera e ancora alla Pubblica Amministrazione Meritxell Batet. Agli Esteri è stato nominato il 70enne Josep Borrell, ex presidente del Parlamento europeo è già stato ministro alle Opere Pubbliche, ai Trasporti e all’Ambiente con Felipe González. Esponente unionista del partito socialista catalano, Borrell è stato particolarmente critico nei confronti del processo di indipendenza catalano.
A sorpresa, nella squadra ci sarà anche il primo astronauta spagnolo Pedro Duque, che sarà responsabile della Scienza e della Ricerca, aree punite negli ultimi anni dalle misure di austerità applicate da Rajoy per affrontare la crisi economica. Mentre la seconda grande sorpresa del gabinetto è quella di Fernando Grande Marlaska come ministro degli Interni. Il giudice basco, finora separato dalla politica e icona della lotta al terrorismo dell’Eta, gestirà nel suo portafoglio la situazione aperta dopo lo scioglimento annunciato il mese scorso dal gruppo armato basco. “Il nuovo governo della Spagna aspira ad essere il vero riflesso del meglio della società che vuole servire” ha affermato Sanchez nell’annunciare l’esecutivo, che considera “impegnato nell’uguaglianza, intergenerazionale, aperto al mondo, ma anche ancorato all’Europa, socialmente impegnato e altamente qualificato”.
Adnkronos
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