Secondo un recente studio, utilizzarli aumenta il riscaldamento globale
Diciamocelo chiaro: in molti casi sono una vera e propria benedizione. Le giornate afose cui le torride estati ci hanno abituati hanno la sola consolazione di pensare al rientro a casa per tornare a respirare e smettere di sudare alle temperature accettabili garantite dal condizionatore. E quante volte, invece, obbligati in giro per la città nelle ore più calde, non abbiamo cercato temporaneo rifugio in qualche locale per rinfrescarci approfittando dell’aria condizionata e del refrigerio che regala?
Poi giù una lunga serie di ragionamenti sui consumi, sulla salute e via dicendo, ma intanto rinunciarci è davvero difficile e il loro utilizzo aumenta in maniera esponenziale anno dopo anno, tanto da portare gli esperti a mettere in guardia sul circolo vizioso che l’uso dei condizionatori ha ormai innescato, danneggiando il pianeta e la nostra stessa salute. A lanciare l’allarme un team di ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison, autori di uno studio pubblicato sulla rivista Public Library of Science (PLOS) Medicine, secondo il quale “l’aria condizionata, e il modo in cui utilizziamo l’energia, si traduce in un ulteriore aumento nell’inquinamento e delle temperature”. L’aumento dell’utilizzo dei condizionatori, necessario a causa dell’innalzarsi delle temperature causato dai cambiamenti climatici, inciderebbe infatti ad aumentare a sua volta il riscaldamento globale, rendendo via via sempre più necessario il loro utilizzo. Insomma un vero e proprio circolo vizioso che andrebbe arrestato.
Nel loro studio, i ricercatori si sono avvalsi di una combinazione di cinque diversi modelli matematici grazie ai quali hanno calcolato che l’aumento dell’uso di aria condizionata nei prossimi 30 anni potrebbe causare un notevole aumento di polveri sottili e di ozono, aumentando così l’inquinamento ambientale che causa l’innalzamento delle temperature e i decessi prematuri causati dall’inquinamento stesso. Nel dettaglio, gli studiosi ritengono che i decessi dovuti agli elevati livelli di inquinamento causati dall’incremento nell’utilizzo di combustibili fossili per rinfrescare case e ambienti di lavoro potrebbero aumentare di circa un migliaio solo negli Stati Uniti orientali.
A causa dei cambiamenti climatici le ondate di calore tenderanno ad intensificarsi in frequenza e intensità, e secondo Jonathan Patz, primo autore dello studio e professore di scienze ambientali e della salute alla UW-Madison, è innegabile che l’aria condizionata salvi e continui a salvare delle vite.
Tuttavia se la potenza che serve per l’aria condizionata proviene dai combustili fossili inneschiamo un circolo vizioso per il quale più aumentano le ondate di calore, maggiore sarà la richiesta di aria condizionata, e quindi di elettricità che però viene prodotta con gli stessi mezzi che inquinano e fanno alzare le temperature. Dalla ricerca emerge incontrovertibile il bisogno di fonti di energetiche più sostenibili, come quella eolica e solare, e la necessità di impiegare condizionatori più efficienti sotto il profilo energetico.
“La risposta è: energia pulita”, ha dichiarato David Abel della University of Wisconsin–Madison, primo autore dello studio. “È qualcosa che noi abbiamo il potere di controllare e che influenzerà sia il cambiamento climatico che l’inquinamento dell’aria. Se non cambiamo nulla, entrambi peggioreranno”, ha concluso.