Un articolo apparso il 12 luglio sull’Aargauer Zeitung riferisce i risultati di una ricerca svolta nel canton Vaud dall‘Università di Losanna, dall`Ospedale universitario sempre di Losanna e dalla Fondazione Sucht Schweiz per quanto riguarda il consumo di cocaina.
La sostanza arriva dal Sudamerica in Europa attraverso i porti in Spagna, Olanda, Germania e Italia, per poi essere distribuita in molte nazioni e in diversi modi ed arriva così alle persone che ne fanno uso.
Il prezzo attuale di una dose in Svizzera è di 20 franchi, spesso la cocaina viene mescolata con latte in polvere, ma anche con diverse sostanze farmacologiche che nuocciono alla salute. Infatti, una parte del problema è quello relativo al livello di purezza della cocaina e al tipo di sostanze con cui viene mescolata, “tagliata” come si dice in gergo.
Basandosi sull‘analisi della concentrazione della sostanza nelle acque di scarico di alcune città svizzere gli studiosi ritengono che giornalmente in Svizzera ne vengano consumati 13,7 chilogrammi. Il che fa circa 5 tonnellate all’anno!
Enormi sono i guadagni dei trafficanti: nel solo canton Vaud in un anno i trafficanti guadagnano dai 28 ai 39 milioni di franchi.
Nella lista delle 10 città che in Europa ne fanno più consumo Zurigo è al secondo posto, ma fanno parte della lista nera anche San Gallo, Basilea, Berna e Ginevra.
Che peccato!
Sembra che anni fa i consumatori di cocaina fossero persone che cercavano di ottenere un migliore rendimento sul posto di lavoro, di offrire una migliore prestazione, cosa indubbiamente discutibile. Particolarmente diffuso era l’uso presso chi lavorava in banca. Adesso oltre a loro ne farebbero uso anche persone appartenenti ad altri ambienti professionali come lavoratori edili, medici, ma anche casalinghe.
Questo significa che il consumo si sta diffondendo sempre di più e che tante persone cercano in questa sostanza la soluzione ai loro problemi e il modo di superare i loro disagi.
In Italia la situazione non è migliore, anzi è preoccupante.
Secondo i dati resi noti dall‘Agenzia europea delle droghe nel 2017 l’Italia occupa il secondo posto per consumo di cannabis e il quarto per il consumo di cocaina in Europa.
Che peccato!
Ci si chiede quale dovrebbe essere la politica sulle droghe. Secondo alcuni si dovrebbero proibire, secondo altri invece liberalizzare, secondo altri ancora si dovrebbe approfondire lo studio sulle motivazioni che spingono le persone al consumo di queste sostanze ed aumentare il supporto psicologico nelle scuole e nella società.
Inoltre quanta è la responsabilità individuale e quanta la responsabilità delle scelte politiche di ogni governo?
La discussione è aperta. Voi che ne pensate?
Antonia Pichi