Un esperto in materia illustra le migliori tecniche chirurgiche oggi disponibili per ottenere gambe sane e belle, dall’intervento per eliminare il reflusso della safena senza convalescenza e cicatrici alla metodica per ridisegnare definitivamente la silhouette. Per parlare della salute e dell’estetica delle gambe ci siamo rivolti al Dott. Francesco Artale, specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare di lunga esperienza.
“L’argomento riguarda in particolare il sesso femminile – spiega – che rappresenta l’80% sul totale dei pazienti affetti da varici, una patologia quasi sempre ereditaria, costantemente influenzata da disturbi ormonali e, ben inteso, anche dalla sedentarietà”.
Dott. Artale, come si può intervenire su questo tema delicato?
“Prima di iniziare qualsiasi trattamento è indispensabile eseguire una corretta diagnosi con apparecchiature ad alta affidabilità quali l’eco-color-doppler, che consentono di verificare l’integrità del circolo venoso profondo e di studiare il flusso all’interno della safena.
Nella sindrome varicosa, infatti, questa vena che normalmente trasporta il sangue verso il cuore dal basso verso l’alto inverte la direzione determinando un reflusso dall’alto verso il basso. Questo reflusso può essere localizzato a vari livelli lungo tutto il decorso della safena”.
Quali sono le migliori soluzioni?
“L’eliminazione del reflusso tramite chiusura o eliminazione della safena malata è condizione essenziale per ottenere un buon risultato nella terapia chirurgica delle varici. Ma attenzione, oggi le tecniche sono completamente cambiate, ovvero sono divenute molto meno invasive e molto più selettive. Mi spiego meglio, sulla base dei risultati, molto precisi e dettagliati di una indagine con ultrasuoni riusciamo ad individuare esattamente le strutture patologiche da trattare ed evidenziare le strutture sane e ben funzionanti che andranno rispettate e salvaguardate. Soltanto un’indagine molto precisa e scrupolosa può produrre una buona diagnosi e di conseguenza un buon risultato ”.
Non ci sono alternative all’intervento?
“Almeno sino a qualche tempo fa non c’era nessuna alternativa allo stripping della safena, ovvero all’eliminazione chirurgica della vena. Sebbene fosse una metodica eseguibile in anestesia locale, richiedeva tempi minimi di ricovero e qualche giorno di convalescenza”.
Oggi, invece?
“Adesso è possibile eliminare il reflusso all’interno della safena mediante Radiofrequenza attraverso una microincisione di pochi millimetri. In pratica sotto controllo ecografico si introduce una sonda lungo tutto il decorso della vena per poi ottenere, attraverso una fonte di calore, il riassorbimento della vena stessa con immediata eliminazione del reflusso”.Il tutto in anestesia locale, senza alcun dolore, senza ematomi e cicatrici, soprattutto senza convalescenza”.
L’efficacia è la stessa dell’intervento tradizionale ?
“Sì, la mini-invasività dell’operazione non incide sui risultati che, a distanza, sono esattamente sovrapponibili a quelli della safenectomia e spesso migliori”.
Cosa si può fare per migliorare l’estetica delle gambe?
“Premesso che bisogna sempre pensare prima alla salute e dopo all’estetica delle gambe, nel caso volessimo migliorarne anche la silhouette, possiamo utilizzare una tecnica, anche questa assolutamente poco invasiva, eseguita in anestesia locale e in via totalmente ambulatoriale. Si chiama Micro liposcultura tecnica personalmente messa a punto già diversi anni fa ma che negli ultimi anni ha raggiunto dei livelli di tollerabilità e sicurezza veramente eccezionali.
Quali sono i risultati della Micro liposcultura?
In mani esperte, rispettando le indicazioni, ma soprattutto rispettando la circolazione degli arti inferiori, la Micro liposcultura può fornire dei risultati eccellenti e, soprattutto, definitivi. Una delucidazione molto precisa quella del Dott. Artale che ringraziamo per averci dedicato questa intervista.
È ormai noto che la prevenzione medicale fa parte delle attività della nostra Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG). L’informazione sul tema dedicale, si rivela importante per permettere all’utente una migliore azione per la salvaguardia della propria salute. Per questo la SAIG intende perseguire questo tipo di attività ed è sempre alla ricerca di professionisti rinomati per dare maggiore sicurezza all’utenza che ci segue assiduamente.
C. Vaccaro
Dr Francesco Artale Specialista Medicina Interna,
Angiologia e Chirurgia Vascolare Università degli Studi di Roma
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