Coordinata dalla Facoltà di Comunicazione della Università della Svizzera Italiana-USI, e con il contributo della Città di
Lugano, dell’Ufficio per la promozione turistica della regione di Lugano-Lugano Region, della Società ticinese di relazioni pubbliche-STRP, e della Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana-RSI, si è conclusa lo scorso sabato presso il Palazzo dei Congressi di Lugano la settima edizione della European Communication Conference-ECREA (https://www.ecrea2018lugano.eu/), uno dei maggiori eventi europei in tema di media e comunicazione, che raduna la quasi totalità dei dipartimenti accademici in tema di ricerca sulla industria della informazione nel nostro continente. Alcune cifre possono aiutarci a comprenderne la importanza di questo congresso. Sette fra le maggiori case editrici mondiali esponevano le loro pubblicazioni in tema di media. Inoltre i gruppi di studio di ECREA erano organizzati in ben ventuno sottocommissioni per analizzare e discutere la maggior parte degli odierni modi di informazione, come ad esempio: comunicazione e democrazia; media e comunicazione in tema di risorse naturali; la informazione radio-televisiva; comunicazione delle situazioni di crisi; media e migrazioni; forme di comunicazione nell’era della cultura digitale; informazione disparità di genere; comunicazione interculturale; l’industria dei media; la informazione giornalistica; comunicazione e diritto; la informazione strategica e politica. Circa millequattrocento i ricercatori presenti, provenienti dalle principali università italiane ed i maggiori centri di ricerca internazionali. “Obiettivo di questa conferenza è scambiare conoscenze legate alla comunicazione tra gli specialisti del settore”, ha commentato il Professor Lorenzo Cantoni, docente di Scienza della Comunicazione e direttore dell’Istituto di Tecnologie Digitali per la Comunicazione presso l’USI di Lugano. Incontri come ECREA sono fondamentali anche per Katharina Lobinger, dell’Istituto delle Tecniche di Comunicazione-ITC presso il medesimo ateneo: attualmente “esistono moltissime forme di comunicazione, come social me
dia, comunicazione cartacea, visiva, digitale: tutte sono indispensabili per la democrazia e la vita politica”. E’ da questi incontri che i professionisti del settore, ma anche il pubblico dei lettori, possono comprendere non solo la ampiezza ma anche la evoluzione del mercato della informazione. E probabilmente trovare una chiave di interpretazione alla infinità di notizie prodotte ogni giorno, ovunque nel mondo e che continuamente si riversano sui nostri dispositivi elettronici. Il messaggio è chiaro: a fronte di una comunicazione accresciuta e specializzata, al consumatore, sia semplice lettore o sia un professionista, oggi è richiesta una maggiore attenzione e capacità di analisi, per poter comprendere solo quanto adeguato alla sue necessità ed eliminare tutte le comunicazioni non rilevanti od infondate, se non addirittura fake-news. Questa la informazione nel mondo d’oggi.
NL TOMEI