Da qualche giorno una campagna di informazione in Svizzera ci dà utili consigli
Ne avevamo già parlato nelle scorse edizioni riguardo alla cautela dell’uso degli antibiotici durante la stagione invernale ma riproponiamo l’argomento più nello specifico in quanto la Confederazione ha lanciato una forte e diffusa campagna intitolata “Quando serve, quanto serve”.
Il fulcro della promozione di messaggi di informazione è quello di cercare di conservare l’efficacia degli antibiotici per ridurre le resistenze sia negli animali che negli umani. La strategia è stata attuata in collaborazione con medici, farmacisti, veterinari ed agricoltori ed ha registrato notevoli successi già negli anni passati.
Sappiamo l’efficacia dell’uso di antibiotici nella cura di virus e infezioni da batteri ma se vengono assunti in modo sproporzionato e inappropriato possono sviluppare resistenze e diminuirne l’efficacia in modo significativo.
La campagna in Svizzera è stata diffusa tramite spot televisivi, cartelloni pubblicitari e pubblicità on line,
con una durata prevista di quattro anni.
Grazie all’informazione, negli ultimi anni anche nella medicina veterinaria, è stato possibile ridurre l’uso di questi medicinali limitandone l’impiego. La consapevolezza dei medici nella somministrazione è cambiata a favore di scelte di cura più adeguate o alternative.
Nella medicina umana, le associazioni specialistiche hanno consigliato linee guida (dosaggio, durata della somministrazione e tipo di antibiotico) che i medici di famiglia e gli specialisti devono prendere in considerazione e applicare durante le terapie dei loro pazienti.
Secondo uno studio, nel 2017, su mille pazienti, solo 29 hanno usufruito della cura antibiotica rispetto agli anni precedenti. Nel 2019, inoltre, verrà rilevato un sistema di informazione nazionale che dovrà evidenziare una statistica reale dell’uso di antibiotici nel campo della medicina veterinaria. Un altro dato significativo è che nelle acque svizzere non sono stati trovati quantità importanti di batteri resistenti agli antibiotici grazie anche agli impianti di depurazione. Infatti per verificare se l’uso di medicinali sia troppo frequente nella popolazione della Confederazione, sono state analizzate le acque e sono stati rinvenuti solo sporadicamente batteri resistenti agli antibiotici. Una parte di questi microbi è presente naturalmente, il resto giunge nei laghi e nei fiumi con le acque degli scarichi. Dal portale del Governo svizzero viene sottolineato che attualmente gli impianti di depurazione eliminano fino al 99 per cento di questi microrganismi ma in futuro l’ampliamento di impianti di depurazione selezionati con ulteriori stadi di depurazione farà in modo che la quantità di questi germi possa essere ulteriormente ridotta.
Seguendo il trend degli anni precedenti, anche quest’anno, per ricordare sia ai dottori che ai pazienti i pericoli dell’aumento della resistenza dei medicamenti, si è svolta la “Settimana mondiale per l’uso prudente degli antibiotici” organizzata dall’Organizzazione mondiale della sanità. Più informazione, quindi, più consapevolezza e salute!