Visibile meglio tra il 12 e il 18 dicembre con un buon binocolo
Sarà un Natale con tanto di cometa. Cresce l’attesa per l’avvicinamento al Sole e alla Terra della cometa 46P/Wirtanen, ormai ribattezzata la cometa di Natale.
Scoperta nel 1948 dall’astronomo statunitense Carl Wirtanen, 46P è una cometa a breve periodo, che compie un’orbita completa intorno al Sole in poco meno di cinque anni e mezzo e torna a farci visita proprio in questo scampolo di anno.
L’intervallo di tempo – segnala Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica – che va da qualche giorno precedente al prossimo passaggio ravvicinato al Sole, previsto per il 13 dicembre, fino a qualche giorno dopo il 16, quando la cometa giungerà alla minima distanza dalla Terra, si preannuncia particolarmente favorevole per le osservazioni, nuvole permettendo. La cometa in questo periodo raggiungerà infatti la sua massima luminosità e con il passare del tempo sarà sempre più alta nel cielo sopra l’orizzonte per gran parte della notte.
Alcune stime indicano che la 46P al suo massimo sarà ben visibile ad occhio nudo. È ancora difficile confermarlo, ma la sua osservazione con un buon binocolo da zone sufficientemente buie, lontane dai centri abitati, meglio se nelle notti tra il 12 e il 18, con la Luna non troppo luminosa, potrà dare delle grandi soddisfazioni.
Lo sapevi che…?
Orso o ippopotamo?
Guardando il cielo, l’uomo ha sempre avuto la tendenza a “unire i puntini”, ma non ci ha visto sempre le stesse cose. Nella costellazione dell’Orsa Maggiore, per esempio, i Sumeri riconoscevano un carro, gli Egizi un ippopotamo, i Galli un cinghiale e i Romani sette buoi.
“False” stelle
Anche se le chiamiamo stelle, le comete sono in realtà enormi blocchi di ghiaccio e polveri che viaggiano nello spazio. Vengono dalla Nube di Oort, ai confini del Sistema Solare, e ogni tanto passano davanti al Sole. Allora il materiale di cui sono fatte evapora e diventano visibili nel cielo.
Vecchi nomi
Prima che l’Unione Astronomica Internazionale facesse un po’ di ordine, negli anni ’30 del secolo scorso, le costellazioni riconosciute erano più delle 88 di oggi. Fra quelle cadute in disuso c’erano il Gallo, il Gatto, la Mongolfiera, la Macchina elettrica e l’Officina tipografica!
Le stelle cadenti
La pioggia meteorica più copiosa che fu mai stata osservata si verificò il 17 novembre 1966, quando si avvistarono più di 1000 stelle cadenti al minuto!