Universo femminile: i pensieri dei nostri rubricisti per la Giornata internazionale della donna
Strana la vita
Strana la vita. Sembra ieri che ero giovane. Sembra ieri che ho incontrato una fra le tante. Sembra ieri che mia madre mi domandava: perché proprio quella? Sembra ieri che mi sono sposato. Senza farmi domande. Senza dare risposte. E la mia vita ha iniziato ad avere un presente ed un futuro. Con lei accanto. A ricordarmi quello che mi sfuggiva. Ad affrontare insieme buona e cattiva sorte, ricchezza e povertà, salute e malattia. Lei, mia moglie. A ricordarmi che se ci siamo sposati con quella formula vuol dire che allora la vita è proprio fatta così. A condividere la nascita dei figli. A vederli crescere, partire, creare
le loro famiglie. A domandarsi: ma perché? E rendermi conto che, dopo trent’anni passati insieme, la risposta a tutti gli interrogativi della mia vita è lei. Oggi come allora.
An Grandi
Facciamoci coraggio
Facciamoci coraggio! La condizione femminile, come anche quella maschile, è sempre esistita. E sempre continuerà ad essere. Fino a quando ci convinceremo che una parte di mondo è destinata a noi, ci attende, ed è pronta a realizzare i desideri ed i sogni di noi tutte. Facciamocene una ragione. Per ricordarlo a me stessa non ho bisogno della ricorrenza della festa della donna, che il mondo della pubblicità prima esalta e poi dimentica. Piuttosto: mi aspetto che la gente comprenda il significato vero di questa celebrazione. Dopo l’otto marzo continuerò a vivere come prima, sperando che la società abbia aggiunto almeno un briciolo di saggezza nella sua visione delle cose. La goccia della nostra presenza scava la pietra. E lascia il segno. Tanto basta e non avanza. Fino alla prossima ricorrenza.
Nl Tomei