Si è conclusa, lo scorso sabato 16 marzo 2019 presso il Bocciodromo Letzi Ristorante Da Cono, la tredicesima edizione del Festival della Canzone Napoletana, un’edizione che ha 
visto la numerosa partecipazione del pubblico, arrivando al tutto esaurito.
La serata è stata presentata da Tiziana Culiersi di Radio Lora Italiana, lei che non è campana d’origine ma che si sente “adottata dai campani”, come ha sottolineato e che ha ricordato come la canzone napoletana sia amata e apprezzata in tutto il mondo.
Vincenzo Fontana, presidente della Federazione Associazione Campane in Svizzera, si è detto contento della numerosa partecipazione, ringraziando sponsor, autorità e presenti.
Hanno rivolto parole di apprezzamento sull’evento le autorità presenti: la senatrice Laura Garavini, il Console di Zurigo, Giulio Alaimo, il membro CGIE Paolo Da Costa e il presidente del Comites di Zurigo Luciano Alban.
Presenti anche il presidente dell’Associazione Campana di Zurigo, Tierno Giuseppe, il presidente dell’Associazione Lavoratori Montellesi Emigranti in Svizzera, Dello Buono 
Marino e la presidente Pagnotta dell’Associazione Morresi.
Mentre la giuria ha avuto il duro compito di dover scegliere i vincitori del Festival, ad intrattenere il pubblico sono stati gli “Antidepressivi Senza Ricetta”, una compagnia teatrale composta da giovani ragazzi con la specialità dell’improvvisazione, infatti, sono nate così 
poesie improvvisate su Napoli, il comizio sul cioccolato, seguendo una parola suggerita dal pubblico, o una versione “fast” della favola dei tre porcellini.
È stata poi la presidente della giuria, Maria Bernasconi, a dare i nomi dei primi tre classificati che si sono aggiudicati il premio di tre giorni, tutto incluso in un albergo a Rimini. A convincere la giuria è stato Umberto Gentile con la canzone “Mo ce staje tu”, il secondo posto se l’è aggiudicato Francesco Cortese con “Tu ca nun chiagne”, mentre è arrivato terzo Giuseppe Troisio con “Canzona mia”. Il premio della critica è andato a Pasquale Giardino con “Indifferentemente”.
